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Piccole biblioteche (di condominio) crescono

Dal 2013 a oggi sono 24 le esperienze nate a Milano, espressione della passione dei cittadini per la lettura ma anche importante occasione di relazione e conoscenza e di dialogo con la città. Protagoniste di molte iniziative agli eventi di BookCity 2022

di Marina Moioli

La più curiosa è quella di via Solari 40, storico caseggiato popolare della Società Umanitaria, ricavata in una ex panetteria su cui campeggia ancora la vecchia insegna. Chi entra però, al posto di michette e sfilatini, trova una biblioteca bene organizzata, curata da efficienti e simpatiche volontarie, che mette a disposizione di tutti i cittadini del quartiere 6.000 volumi e un ricco bookcrossing. Nata negli Stati Uniti, la buona pratica delle biblioteche di condominio è arrivata anche a Milano nel 2013, in via Rembrandt 12, grazie a un tecnico in pensione, Roberto Chiapella, che trovando nel cassonetto per la raccolta differenziata della carta una gran quantità di libri ancora imballati destinati al macero chiese il permesso di mettere una libreria in portineria. Nel giro di poco tempo le librerie diventarono molte di più. La notizia fece il giro del palazzo, attirando la curiosità dei passanti e dei media. Il dado era tratto. Da allora l’idea ha continuato a fiorire e oggi a Milano le biblioteche di condominio sono 23, a cui si aggiungerà entro fine novembre quella di via Osti, la “Ostinata".

Nella maggior parte dei casi si tratta di iniziative autonome che si alimentano grazie alle donazioni dei condòmini che mettono a disposizione libri e tempo libero. La presenza di informazioni sui social, il passaparola tra amici e il ruolo importante giocato dalle associazioni culturali e dalle biblioteche del territorio sono la cassa di risonanza che ne sta agevolando la diffusione. Con la consapevolezza che non si tratta solo di far entrare qualche libro in più in circolo nelle case, ma anche che qualche scarna conoscenza da "buongiorno e buonasera" in ascensore si è trasformata in amicizia. Così a volte qualcuno si sente meno solo e qualcun altro, più intraprendente, è riuscito a far conoscere questa bella esperienza anche ad altri abitanti del quartiere o ha dato vita a blog, chat di discussione e varie forme di confronto online.

Da subito le biblioteche di condominio hanno ricevuto l’attenzione e il sostegno del Sistema bibliotecario del Comune che vede in questa esperienza l’espressione della passione dei cittadini per la lettura e un’importante opportunità di dialogo con la città. È così che il libro diventa occasione di relazione e conoscenza in luoghi periferici, apparentemente invisibili, ma che sanno entrare in profondità nel tessuto sociale. E la biblioteca di condominio si trasforma in un posto dove trovare un assortimento (piccolo o grande, a seconda degli spazi) disponibile gratuitamente al prestito per tutti (non solo i residenti nel condominio). Grazie alla sua posizione strategica sul territorio, la rete delle Biblioteche di Condominio raggiunge zone poco presidiate dal punto di vista culturale, favorendo un processo di inclusione dal basso. Inoltre, le fisionomie peculiari che esse assumono (perché personali, spontanee ed eterogenee) riflettono il quartiere in cui si collocano.

«Sono luoghi di varia natura, dove non solo si prendono libri in prestito e si pratica il bookcrossing ma dove si fa anche aggregazione. Negli ultimi anni in cui la socialità è stata messa a dura prova, poi, sentirsi uniti e parte di una comunità ha un risvolto particolarmente importante», sottolinea Paola Petrucci, referente del Sistema Bibliotecario del Comune di Milano per le iniziative legate alle “Biblioteche Condominiali”. Che continua: «Ogni biblioteca di condominio è completamente autonoma e libera di utilizzare un proprio sistema di gestione; noi offriamo solo formazione a chi vuole farla. A breve faremo una call per tutti i cittadini che intendano essere formati come aiuto bibliotecari». Il Comune, insomma, non intende “mettere il cappello” su queste iniziative ma solo promuovere reti territoriali e scambi tra le diverse realtà di zona. Come conferma Paola Petrucci: «I nostri intenti sono tre: supportare la rete esistente, cercare di ampliarla, consolidare i rapporti tra associazioni anche sociali del territorio, le librerie e le biblioteche».

In quest’ottica si inserisce anche la partecipazione delle biblioteche di condominio all’undicesima edizione di BookCityMilano, in programma dal 16 al 20 novembre 2022 sul tema “La vita ibrida”, nell’ambito dedicato al Sociale. All’interno del processo di trasformazione sociale in atto, proprio ciò che è ibrido può essere fonte di opportunità per chi vuole essere parte attiva di un cambiamento, personale o collettivo: per questo motivo, i luoghi di BookCity per il Sociale ospitano numerosi incontri anche nelle Carceri, negli Ospedali e nelle case delle Associazioni e del Volontariato.

La manifestazione coinvolge l’intera città che celebra la passione per il libro e la lettura insieme a editori e bibliotecari, librai e scrittori, insegnanti e disegnatori, ma soprattutto insieme ai lettori. Le Biblioteche di Condominio che partecipano al progetto sono: Biblioteca Pastonchi, Biblioteca Punto e a capo, Libera Biblioteca dei bambini e delle bambine, Biblioteca Social Village, Biblio Calusca, Falcone e Borsellino, Biblioteca Solidale Demonte, Biblioteca Giovio, Rembrandt 12 (e qui il 20 novembre alle 16 si parlerà proprio di “Roberto Chiapella e l’invenzione della Rembrandt 12).

La Biblioteca di Condominio Aler “Falcone e Borsellino” in via Giulio Belinzaghi 11 è nata nel febbraio del 2020 nella piccola portineria appena ristrutturata di uno storico caseggiato dove vivono 90 famiglie grazie a un “patto di collaborazione” tra un gruppo di inquilini e l’Aler. «Oggi è una esperienza affermata nel quartiere di Maciachini con moltissime attività e proposte culturali, come la presentazione di libri, gruppi di lettura o la partecipazione alla rassegna di BookCity e Tempo di Legalità», dice il fondatore e presidente Luciano Vacca, formatore psico-sociale e anima dell’iniziativa. «I volontari della Biblioteca sono gli inquilini del comitato che da circa dieci anni si battono contro l’illegalità. Nel tempo abbiamo allargato i nostri spazi, allestito un cinema estivo, aperto un nostro profilo Facebook. Siamo diventati, insomma, un vero polo di aggregazione, E nel 2021 abbiamo perfino ospitato un convegno Unesco con i rappresentati di biblioteche condominiali da mezza Europa. L’appuntamento di BookCity è in programma venerdì 18 novembre alle 18,30 e si intitola “Spunti letterari per viaggiare in Europa”, con la scrittrice Mariangela Traficante».

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Molto attiva è anche la biblioteca “Punto e a Capo” di via Vittorio Gassman 15, Municipio 2, Quartiere Adriano. Aperta dal novembre 2018 a cura dei condomini organizzati in associazione, è uno spazio di gioco, incontro, festa e scambio nel quale la lettura e i libri diventano strumenti di aggregazione per gli abitanti del condominio e per tutta la comunità del quartiere. «Abbiamo circa duemila volumi in catalogo, un centinaio di soci tra cui circa 10 volontari attivi e stiamo riavviando tante proposte, dopo lo stop forzato imposto dalla pandemia», racconta la referente Daniela Pecoraro. Per BookCity organizzano due incontri a partire da due libri: “La rotta di Nadir” (il 18 novembre alle 17) sul tema dell’immigrazione e “Manuale d’incanto” (domenica 20 alle 16,30), piccole storie illustrate per bambini da 0 a 100 anni. Incontri a numero chiuso, subito andati sold out. «Abbiamo deciso di concentrarci su bambini e ragazzi perché abbiamo trovato terreno molto fertile – conclude Daniela Pecoraro – e perché c’è una controtendenza da parte dei giovanissimi che ci fa molto piacere. Soprattutto se si fanno laboratori e attività legati al libro».

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Vissuto prevalentemente dai piccoli lettori è poi lo spazio della “Bottiteca-Il lato positivo” in via Sandro Botticelli a Città Studi, inaugurato nel dicembre 2019. «Prima eravamo nel locale della vecchia portineria dei palazzi Aler, poi ci siamo spostati in quello che una volta era un negozio di ottico, con vetrine in largo Rio de Janeiro», spiega la coordinatrice Luz Lattanzi. «Abbiamo una piccola biblioteca per bambini e ragazzi dove si organizzano momenti di lettura condivisa, laboratori e incontri per bambini e genitori, oltre a un servizio di bookcrossing molto apprezzato nel quartiere». Ma non ci sono solo libri. Importante è anche il gruppo di mamme straniere che fanno corsi di italiano. A loro è dedicato l’incontro del 18 novembre alle 15 sul tema “Matritudine oggi”, con una beve lettura e discussione tra i partecipanti. Mentre ai ragazzi, sempre venerdì 18 alle ore 17, viene proposto un bellissimo laboratorio di scrittura creativa intitolato “Lettera all’io del futuro”. Alla fine gli elaborati di ciascuno saranno chiusi dentro scatoline di latta, da aprire solo fra dieci anni. Per verificare se i sogni di bambino saranno diventati realtà.


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