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A Milan e Inter il Premio Braille dell’Unione ciechi

Premiate le due società calcistiche milanesi grazie al progetto “San Siro per tutti” che consente alle persone con disabilità visiva di godere dal vivo le emozioni delle partite di calcio allo stadio Meazza: i non vedenti beneficiano di una speciale radiocronaca curata da giornalisti della tribuna stampa. La XXVI edizione Premio Louis Braille si è tenuta alla Scala di Milano nella cornice di un concerto dei Cameristi della Scala

di Redazione

Quest’anno la cerimonia di consegna del XXVI Premio Louis Braille, massimo riconoscimento nazionale destinato a personalità e organizzazioni che hanno dato un contributo decisivo sui temi della disabilità visiva promosso dall’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti – Uici si è tenuto al Teatro alla Scala di Milano nel corso di una serata concerto dei Cameristi della Scala, promossa dalla stessa Uici per sollecitare l’attenzione pubblica verso il mondo delle persone non vedenti e la necessità di una loro inclusione paritaria nella vita collettiva, in tutte le sue manifestazioni. E proprio all’interno del Teatro alla Scala si è premiato un progetto che riguarda un’altra “Scala” di Milano quella del calcio. Il premio Braille, infatti, è stato assegnato a Inter e Milan per il progetto “San Siro per tutti" che consente alle persone con disabilità visiva di godere dal vivo le emozioni delle partite di calcio allo stadio Meazza.

Grazie a un servizio di assistenza dedicato che accompagna i tifosi con disabilità in un settore esclusivo a bordo campo, i non vedenti beneficiano inoltre di una speciale radiocronaca curata da giornalisti della tribuna stampa che regalano tutte le sensazioni e le emozioni della partita e dell’ambiente circostante. La radiocronaca può essere fruita anche da casa tramite home device.

«Quest’anno abbiamo voluto assegnare il Premio Braille a un progetto di inclusione che ha alla sua base una passione sportiva in cui si identificano milioni di italiani, promosso da due club importanti come Inter e Milan» ha dichiarato il presidente Nazionale dell’Uici, Mario Barbuto (al centro nella foto) «perché costituisce anche un auspicio per la costruzione di una società nella quale tutti i cittadini si identifichino e sentano proprie le istanze e i bisogni delle persone con disabilità, finalmente cittadini fra cittadini, eguali tra eguali, senza più ostacoli nella propria vita quotidiana privata o pubblica. Milan e Inter hanno accolto la grande sfida dell’inclusione, interpretandola nel modo più giusto, e noi siamo felici di premiarle».

Per il Milan il premio è stato ritirato dal presidente Paolo Scaroni (a dx nella foto) e per l’Inter dall’Ad corporate Alessandro Antonello (a sx nella foto) che ha commentato: «È un grande onore per il nostro Club ricevere il Premio Louis Braille, una testimonianza dell’impegno dell’Inter verso tutti i nostri tifosi, nessuno escluso. Il progetto “San Siro per tutti”, che portiamo avanti dal 2019, è un piccolo passo per rendere la nostra casa un posto accogliente per ognuno dei nostri supporter, un obiettivo che perseguiamo con grande ambizione. Siamo molto felici di aver potuto restituire anche solo una piccola parte della passione e del calore che riceviamo alla nostra città e alla comunità dei nostri fans. Questo riconoscimento ci sprona a fare di più e meglio per poter offrire anche e soprattutto ai nostri tifosi con disabilità un’esperienza emozionante e coinvolgente».

«Siamo davvero felici di ricevere un riconoscimento tanto prestigioso per l’impegno del nostro Club sul tema dell’accessibilità», ha commentato Paolo Scaroni, presidente del Milan. «”Il Milan per tutti” è un programma che mette al centro i nostri tifosi, senza distinzioni, e che vive del confronto continuo con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e con gli altri stakeholder di riferimento. Vogliamo un Milan sempre più inclusivo: un Milan di tutti, un Milan per tutti».
Giunto quest’anno alla sua XXVI edizione, il Premio Braille è intitolato all’inventore del sistema che ha cambiato la vita a milioni di ciechi in tutto il mondo. Nel tempo è stato assegnato a esponenti delle istituzioni, tra cui il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a Nilde Iotti; alle aziende Vodafone Italia, Apple, Poste Italiane, Banca d’Italia e Ferrovie dello Stato; a personalità della cultura come Andrea Camilleri; a giornalisti e mondo dell’informazione come Candido Cannavò, Zanichelli Editore, la trasmissione Le Iene e Radio RAI e organizzazioni del volontariato come la Croce Rossa Italiana.

Nell'immagine in apertura la premiazione – foto da ufficio stampa


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