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Sostenibilità sociale e ambientale

Enel, 75% dell’energia da fonti rinnovabili entro il 2025

Molta sostenibilità nel Piano strategico 2023-25 del gruppo energetico. Sostenibilità che, dice l'a.d. Starace, «continua a collocarsi alla base della nostra strategia». Avanti con la decarbonizzazione: entro un triennio, il 90% dell'energia venduta a prezzo fisso sarà carbon free, digitalizzando otto utenze su 10. Investimenti in rinnovabili in Spagna e Italia. Utili verso quota 7 miliardi

di Giampaolo Cerri

C’è molto ambiente nel Piano strategico 2023-25, presentato ieri da Enel a Milano. Il grande gruppo energetico, nato in Italia ma oggi presente in altri 29 Paesi nel mondo, scrive nero su bianco, nel documento presentato ieri dall’a.d. e direttore genearle Francesco Starace, alcuni obiettivi e impegni verso la sostenibilità e la transizione energetica.

«La sostenibilità», ha detto Starace, «pienamente integrata nelle nostre decisioni, continua a collocarsi alla base della nostra strategia, facendo anche leva sull’accelerazione dell’elettrificazione in tutte le economie».

«L’attuale contesto evidenzia la necessità di conseguire alcuni obiettivi», si legge nel Piano, e si menziona «la sostenibilità, relativamente ad un approvvigionamento energetico senza impatto sul clima e sugli ecosistemi», ricordando che, dall'inizio del decennio, «il Gruppo ha concentrato sempre di più la propria strategia sull'elettrificazione sostenibile».

In particolare, fra le previsioni che Enel presenta, c’è quella di «focalizzarsi su una filiera industriale integrata verso un’elettrificazione sostenibile, sempre più necessaria nei sistemi energetici globali, soddisfacendo circa il 90% delle vendite a prezzo fisso con elettricità carbon-free nel 2025, portando la generazione da fonti rinnovabili a circa il 75% del totale, nonché digitalizzando circa l’80% dei clienti di rete». Buone notizie anche per la mobilità elettrica: aumenteranno i punti ricarica (da circa 0,5 milioni stimati nel 2022 a 1,4 milioni circa nel 2025).

Complessivamente, entro il 2025, Enel prevede «di aggiungere circa 21 GW di capacità rinnovabile installata, ben posizionandosi verso il raggiungimento dei propri obiettivi di decarbonizzazione, in linea con l'Accordo di Parigi».

«La strategia di decarbonizzazione», si legge nel Piano, «consente al Gruppo di confermare ancora una volta il suo impegno verso il raggiungimento di zero emissioni al 2040, con obiettivi fissati per tutti gli Scope in linea con lo scenario di 1,5°c e in corso di validazione da parte della Science Based Targets initiative».

Per altro, l’impegno verso la sostenibilità viene declinato anche sugli investimenti: «Circa il 94% degli investimenti totali del Gruppo nel 2023-2025», hanno spiegato Starace e il direttore amministrazione, finanza e controllo Alberto De Paoli, «è in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (“Sdg"), perseguendo direttamente gli Sdg 7 ("Energia pulita e accessibile"), 9 ("Imprese, innovazione e infrastrutture") e 11 ("Città e comunità sostenibili"), tutti funzionali all'Sdg 13 ("Lotta contro il cambiamento climatico")». Inoltre, si prevede che oltre l'80% degli investimenti del Gruppo sia in linea con i criteri della Tassonomia dell'Unione europea, «in virtù del loro sostanziale contributo alla mitigazione del cambiamento climatico».

Per quanto riguarda i singoli Paesi, Enel prevede che quasi il 90% di questi investimenti sia allocato in Italia, Spagna e Stati Uniti, «dove il Gruppo può trarre vantaggio dalle politiche di sostegno all’elettrificazione sostenibile, tenendo anche conto del quadro regolatorio favorevole in questi Paesi». In Italia e in Spagna, l'investimento servirà «a consentire contratti a prezzo fisso di maggiore durata, sostituendo gli asset termoelettrici del Gruppo con tecnologie sostenibili non influenzate dalla volatilità delle commodities».

Il tutto, va aggiunto, generando valore per gli azionisti: nel 2025, si prevede che l'Ebitda ordinario (il margine operativo lordo) raggiunga i 22,2-22,8 miliardi di euro, rispetto ai 19,0-19,6 miliardi di euro stimati nel 2022 e l’utile netto ordinario raggiunga i 7,0-7,2 miliardi di euro, rispetto ai 5,0-5,3 miliardi di euro stimati quest’anno.

Nella foto di apertura il parco Talinay Oriente, regione di Coquimbo, in Cile. È in funzione dal 2013.


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