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La formazione per gli operatori penitenziari passa da Dynamo Academy

Dal 21 al 24 novembre, il Campus di Dynamo Academy ha ospitato un percorso formativo rivolto agli operatori penitenziari di Toscana e Umbria basato sul Metodo Dynamo con l’obiettivo di migliorare la loro capacità di risposta ai bisogni fisici, emotivi e psicologici, promuovendo sia una maggiore fiducia in sé stessi e nelle proprie capacità, sia la collaborazione all’interno dei gruppi

di Redazione

Comunicazione, cooperazione, inclusività, fiducia sono i temi chiave del percorso dedicato al benessere e alla resilienza progettato da Dynamo Academy per gli operatori penitenziari di Toscana e Umbria nell’ambito del piano formativo regionale 2022 del Provveditorato regionale dell’Amministrazione Penitenziaria di Firenze.
Le attività previste dal Progetto “Benessere e resilienza” seguono il Metodo Dynamo, con l’obiettivo di migliorare la capacità di risposta ai bisogni fisici, emotivi e psicologici degli operatori, promuovendo sia una maggiore fiducia in sé stessi e nelle proprie capacità, sia la collaborazione all’interno dei gruppi.
Il percorso si è svolto da lunedì 21 a venerdì 24 novembre presso il Campus di Dynamo Academy, a Limestre (PT) in Toscana, nell’oasi di oltre 900 ettari affiliata al WWF, attiguo a Dynamo Camp, dove vengono ospitate abitualmente le attività di terapia ricreativa a cui accedono gratuitamente bambini e ragazzi affetti da patologie gravi o croniche e le loro famiglie.

Gli operatori coinvolti a Limestre provengono dagli istituti penitenziari di Toscana e Umbria e in parte dal Provveditorato regionale, in quella che è ormai la 3°edizione del Progetto di formazione di Dynamo Academy dedicato alla categoria degli operatori penitenziari in Toscana e Umbria, a cui si aggiungono due precedenti edizioni nazionali dedicate rispettivamente alla formazione degli operatori e alla formazione di direttori e comandanti. Dal 2019, infatti, Academy ha accolto e accompagnato – anche attraverso attività in loco all’interno di istituti penitenziari – decine di professionisti che hanno potuto quindi fare esperienza del Metodo Dynamo (proprietà intellettuale di Dynamo Academy).

Grazie al Provveditorato e all’Amministrazione Penitenziaria per continuare il percorso iniziato con Dynamo Academy 3 anni fa. Il Metodo Dynamo ha l’obiettivo di dare agli operatori coinvolti sollievo e svago, rafforzare la fiducia in se stessi e nelle proprie capacità, aiutarli ad affrontare con più consapevolezza la propria attività professionale.” commenta Maria Serena Porcari, CEO di Dynamo Academy e di Fondazione Dynamo Camp. “Siamo felici dei riscontri positivi e stiamo lavorando per espandere ulteriormente questo progetto nel 2023.”

Il percorso è guidato dallo staff di Dynamo Academy: un team di professionisti che attua il Metodo Dynamo e i principi della Terapia Ricreativa a beneficio di persone che lavorano in contesti di fragilità personale e sociale.

Nel programma del Metodo Dynamo, terminato ieri, sono state previste attività dedicate al benessere fisico, quali yoga e nordic walking, ma anche arrampicata, teatro espressivo, escursioni nella natura, oltre a moduli formativi esperienziali dedicati alla gestione dello stress, delle dinamiche di gruppo e di comunicazione. Non sono mancati anche i momenti di divertimento e di condivisione informale: elementi fondanti del percorso di Terapia Ricreativa. Un processo che si ripropone, attraverso proprio la condivisione esperienziale di favorire la motivazione e il riequilibro del processo di decompressione dallo stress fisico e psicologico degli operatori che lavorano in contesti che, come le carceri, si caratterizzano per un’elevata frequenza di eventi ad alto impatto emotivo.

Questi alcuni dei feedback dei partecipanti dell’edizione maggio 2022 del Progetto “Benessere e Resilienza”, raccolti da Dynamo Academy in un questionario di fine attività:

“Esperienza decisamente formativa che ha stimolato e migliorato il mio livello di attenzione, il mio modo di ascoltare ma anche di comunicare” ha riportato un partecipante nella sua testimonianza.

Ho avuto modo di riflettere e mettere in discussione molte cose […] per l'ambito professionale sicuramente un arricchimento, in ogni caso sono andata via con una nuova consapevolezza e voglia di mettermi in gioco uscendo anche dai soliti schemi che ormai mi ero imposta” ha sottolineato una sua collega.

In particolare, il progetto “Benessere e Resilienza” sta portando riscontri positivi da parte dei partecipanti rispetto al raggiungimento di migliori competenze nella:

  • valorizzazione dell’identità professionale del singolo verso il comune obiettivo
  • ottimizzazione dei processi di comunicazione per un clima di lavoro accogliente e costruttivo
  • gestione dei conflitti all’interno del gruppo di lavoro (trasformazione dei contrasti in energia propositiva)
  • fare della “cura del gruppo” e del team building un processo continuativo e rigenerativo.