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A Firenze l’università premia i protagonisti dell’inclusione

Lunedì 5 dicembre, l'ateneo fiorentino assegna la prima edizione del Premio «Unifi Include», dal nome del servizio creato per l'orientamento e l'ascolto. Ennesimo passo di un'università da tempo impegnata su disabilità e diversità, temi sui quali ora lavora anche una delegata della rettrice. Vincitrici tre realtà sociali della città: la Ronda della Carità, la Fondazione Amore e Libertà e il Coordinamento Toscano Marginalità, coi loro dirigenti

di Giampaolo Cerri

L’inclusione merita un premio, i suoi protagonisti pure. Per chi legge VITA non certo un concetto nuovo. La novità è invece che sia un’università a prendere l’iniziativa. Tra l’altro non un piccolo ateneo, perché stiamo parlando dell’Università di Firenze, che si approssima al secolo di vita (nel 2024) ma che discende dallo Studium generale che nacque nel 1321. L’amministrazione guidata dalla rettrice Alessandra Petrucci ha infatti deciso di assegnare il premio «Unifi include» ad alcune realtà sociali cittadine, assegnandolo con una cerimonia il prossimo 5 dicembre nel capoluogo toscano, in occasione della Giornata mondiale del volontariato.

Una decisione, il premio, «dedicato a persone e organizzazioni impegnate in servizi di accoglienza, solidarietà e inclusione», che nasce da una sensibilità, quella per la disabilità e la diversità, con servizi dedicati, e che ha portato alla decisione di nominare una delegata di ateneo, scelta ricaduta su Maria Paola Monaco, presidente del corso di laurea in Servizio sociale.

L’ateneo ha scelto, per questa prima edizione, di premiare tre esperienze dinamiche e molto attive a Firenze. È il caso della Ronda della Carità, impegnata nell’aiuto ai senza fissa dimora: fondata nel 1993 dall’instancabile Paolo Coccheri, attore teatrale e uomo della solidarietà scomparso recentemente (chi avesse la collezione di VITA a casa, ne troverà il racconto nei primissimi numeri del 1994), che l’aveva esportata anche in altre città. Premiata sarà Marisa Daniela Consilvio, che ne ha raccolto da tempo il timone, partecipando alla crescita dell’associazione, oggi impegnata nella gestione di alcuni centri diurni e nella distribuzione di alimenti con il Banco Alimentare.

Premiata anche la Fondazione Amore e Libertà onlus, attiva nell’aiuto dei minori in difficoltà (dal 1988 a Firenze), in Italia e nella Repubblica democratica del Congo (dal 1997) e premiata nei suoi responsabili don Matteo Galloni (che la fondò) e Francesca Termanini (da subito protagonista nell’opera).

Con loro sarà premiato Enrico Palmerini, volto storico dell’impegno sociale fiorentino, e che ora guida Il Coordinamento Toscano Marginalità (CTM), associazione di volontariato di secondo livello, nata nel 2010, «e composta da 20 organizzazioni che operano con le persone senza dimora e vittime di esclusione sociale».

Un evento fiorentino – che si svolge dalle 11 nell’Aula Rossa di Villa Ruspoli, in Piazza Indipendenza 9 – ma che ha da raccontare molto a chi fiorentino non è, e che può seguirne i lavori dalla webtv di ateneo.

Nella foto di apertura, un'immagine dell'ufficio dedicato a disabilità e diversità dall'università fiorentina.


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