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Il Ministro Locatelli interviene al CAMPUS AISM

Intervenuta in video conferenza alla convention AISM delle persone con SM e patologie correlate ha invitato l’associazione ad incontrarsi per firmare la carta dei diritti e condividere i punti dell’Agenda della SM 2025 e patologie correlate

di Redazione

“Abbiamo lavorato insieme in passato e lavoreremo ancora insieme. In tutti i contesti il lavoro di squadra porta risultati moltiplicati” dice il Ministro Locatelli intervenuta al CAMPUS AISM che raccoglie 350 persone con sclerosi multipla. E si ricollega alla Legge di bilancio di questi giorni. “Nella Legge di bilancio ci sono alcune tematiche che sottolineano l’impegno di questo governo per le fasce più fragili, a partire dal rinnovo della misura dell’assegno unico famigliare per i nuclei con figli con disabilità. Ci aspetta un lavoro importante per il prossimo anno e conto di farlo anche insieme a voi”, ribadisce il Ministro.

Ci sono ancora tanti punti sui quali l’associazione chiede di lavorare insieme perché sono punti importanti dell’Agenda della SM 2025 e patologie correlate. “Progetto di vita, fondo unico, sostegno ai caregiver, formazione e inclusione lavorativa sono gli aspetti che mi preme portare avanti, insieme ai decreti attuativi della Legge delega e al tema dell’integrazione socio sanitaria. In particolare, sui caregiver bisogna portare una voce univoca: dal punto di vista governativo mi impegno a istituire un tavolo insieme ai Ministeri delle politiche sociali e della famiglia” dice il Ministro Locatelli.

Si è ricordata al CAMPUS la Giornata Internazionale contro la violenza sulla donna. In AISM è attiva la Rete Red, donne sentinella formate per intercettare eventi e fenomeni di discriminazione ed è stato chiesto al Ministro “cosa possiamo fare insieme per fermare con forza questa cultura della disabilità e superare i luoghi comuni?”. “Sono importanti i momenti di confronto per portare i temi della non discriminazione, della parità, dell’equità all’attenzione di tutti”. Risponde il Ministro e ribadisce: “Mi piace ricordare oggi l’importanza dei centri antiviolenza e delle reti dove ci sono volontari che lavorano giorno e notte per rispondere anche solo a una telefonata che può cambiare la vita a una persona. É fondamentale continuare a sostenere le reti, i centri antiviolenza, le case rifugio e il terzo settore che se ne occupa, ma altrettanto fondamentale è pensare alle donne con disabilità che subiscono una discriminazione multipla. Su questo, in particolare, dobbiamo lavorare e ce la metteremo tutta”.