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Disabilità, 10 tesi di laurea sull’inclusione lavorativa

La Fondazione Intesa Sanpaolo bandisce premi per dieci lavori di ricerca sperimentale discusse negli anni accademici 2020/21, 2021/22 e fino al gennaio 2023. In 15 anni di attività, l'ente ha erogato 29 milioni in aiuti e progetti di solidarietà

di Giampaolo Cerri

Un modo concreto di festeggiare la Giornata delle persone con disabilità di domani, quello di Fondazione Intesa Sanpaolo onlus.

La Fondazione di impresa del grande gruppo bancario ha infatti istituito 10 borse di studio per tesi di laurea magistrale di ricerca sperimentale per il miglioramento delle condizioni di vita delle persone con disabilità, in particolare se correlate al lavoro, all’inserimento lavorativo, alla digitalizzazione come strumento compensativo, discusse negli anni accademici 2020/2021 o 2021/2022 o in discussione entro il 31 gennaio 2023, data di scadenza del bando.

Saranno presi in considerazione studi metodologici e applicativi sul tema della disabilità nei diversi domini della conoscenza tra cui medicina, scienze sociali, scienze umane, ingegneria, architettura, informatica.

L’apertura del bando è stata annunciata in occasione della consegna delle borse di studio in discipline umanistiche che da sei anni la Fondazione eroga a progetti di studenti meritevoli. Questa edizione, che ha confermato l’ammontare complessivo di 375 mila euro, ha premiato progetti delle università di Genova, Molise, Perugia, Pisa e Venezia.

«Le borse di studio», spiega una nota di Intesa Sanpaolo, «prevedono percorsi di ricerca della durata di tre anni finalizzati a valorizzare e promuovere e diffondere la conoscenza del patrimonio culturale italiano, con particolare attenzione ai temi di grande attualità quali l’inclusione, la formazione e la comunicazione. L’incontro è stato anche l’occasione per un bilancio dell’attività della Fondazione che, a 15 dalla nascita, ha deliberato 29 milioni di euro a favore di persone di Intesa Sanpaolo in condizione di difficoltà, borse di studio universitario per giovani meritevoli, sostegno ad enti e progetti dedicati alla solidarietà verso le persone bisognose sostegno a progetti di solidarietà e a favore di mense e dormitori sociali. Di questi, oltre 9 milioni di euro sono stati erogati per il diritto allo studio e per l’alta formazione beneficiando oltre 3.300 studenti meritevoli a basso Isee in più di 100 iniziative in collaborazione con oltre 40 atenei italiani».

«La Fondazione Intesa Sanpaolo Onlus, nata nel 2008, è uno dei pilastri del sistema integrato di welfare del Gruppo ed è focalizzata sul diritto allo studio e su progetti di solidarietà verso chi si trova in una situazione difficile», spiega Il presidente della Fondazione, Claudio Angelo Graziano, «oggi avviamo un nuovo filone di intervento per promuovere presso gli atenei statali studi e ricerche in tema di disabilità. Nel corso del 2022, all’attività consueta si è aggiunto un intervento specifico per venire incontro alle prime necessità di colleghe e colleghi con figli minori della nostra banca in Ucraina Pravex Bank che hanno dovuto lasciare il Paese».

Nel corso del 2022, la Fondazione ha deliberato interventi relativi all’attività istituzionale per quasi 3 milioni di euro, di cui oltre 700 mila euro destinati a dipendenti, pensionati e loro familiari in situazione di svantaggio, quasi 900 mila euro per borse di studio universitarie e dottorato e 1,4 milioni di euro per progetti di solidarietà ed iniziative a favore dei più bisognosi, come mense e dormitori per gli indigenti.

Ecco atenei, nomi e i progetti vincitori delle borse di studio in discipline umanistiche:

Università degli studi di Genova Elena Cravet – ESoS-Disparity (Empowering the Soft Skills against the disparity). Progetto per lo sviluppo di interventi volti al contrasto delle conseguenze delle disparità sociali.

Lo svantaggio socioeconomico concorre alle disparità nell’apprendimento e nello sviluppo professionale. Un possibile fattore comune alla base di tali esiti è rappresentato dalle funzioni esecutive, ovvero processi implicati nel controllo cognitivo e del comportamento che, insieme ad altre capacità, costituiscono il fondamento delle soft-skill e possono mitigare gli effetti a lungo termine della disparità ambientali. La vulnerabilità alle condizioni esterne suggerisce una grande plasmabilità di tali processi, che rispondono a interventi mirati. Si propone un progetto di dottorato volto a far acquisire strumenti metodologici e concettuali utili ad elaborare interventi efficaci e sostenibili per migliorare i processi di controllo nella fascia d’età compresa tra il secondo ciclo della scuola primaria e la secondaria di I grado.

Università degli studi del MoliseGiuseppe PriscoAdolescenti e Social Network: il ruolo dell’Intelligenza Artificiale per il benessere mentale.

Oggi i social network sono ampiamente utilizzati non solo per condividere contenuti con altri utenti, ma anche per aiutare le persone ad ottenere un supporto sociale dalle loro reti online. Ciò nonostante, se consideriamo l’utilizzo di queste nuove tecnologie da parte degli adolescenti, scopriamo come le false notizie possono rappresentare uno dei principali pericoli per il benessere e lo stato mentale degli adolescenti. Ma non solo false notizie: il fenomeno del bullismo imperversa oggi ancora di più sui social con la diffusione di contenuti multimediali che diventano immediatamente virali, esponendo la vittima del bullismo alla gogna mediatica. In questo progetto proponiamo un metodo automatico, combinando tecniche di metodi formali e di intelligenza artificiale, con l’obiettivo di discriminare le disinformazioni ed i contenuti violenti e di aiutare a migliorare il benessere degli adolescenti, soprattutto quello psichico.

Università degli studi di Perugia – Selena MarianoLo stigma dell’esser donna: vittimizzazione secondaria e discriminazione delle vittime di violenza di genere.

Rispetto all’inclusione sociale dei soggetti svantaggiati, uno degli aspetti più trascurati è tutela del loro diritto ad avere giustizia. Nel caso delle donne, tale discriminazione emerge dal fenomeno della vittimizzazione secondaria nei processi per stupro. La ricerca, di impostazione sociologica, intende concentrarsi sugli aspetti linguistici e interazionali dei dibattimenti processuali focalizzandosi in particolare su come assunti culturali, spesso sessisti se non veri e propri stereotipi patriarcali, emergano a livello comunicativo nel processo e influenzino i ragionamenti dei giudici, determinando almeno tre criticità: la mancata tutela dei diritti delle vittime; la reticenza di queste ultime a denunciare e, quindi, la bassa condanna dei perpetuatori; e, infine, lo stigma dell’essere vittima.

Università degli studi di Pisa Elena Diana – In un mondo che…" L'interdisciplinarità dell'Outdoor Education attraverso l'uso dell'Augmented Reality: effetti di un ambiente virtuale su alunni e insegnanti.

Progettare in maniera interdisciplinare significa muoversi in modo operativo, promuovendo scambi concettuali e metodologici, ciò qualifica bene l’Outdoor Education con i suoi processi di learning by doing e la sua flessibilità nel non doversi porre degli obiettivi a priori che possono invece essere definiti a seconda delle esigenze e dei bisogni di ogni contesto educativo. Interdisciplinarità dell’Outdoor Education fa da rete ad un altro elemento fondamentale: l’inclusione. Interdisciplinarità ed inclusione vanno di pari passo, dando la possibilità di lavorare insieme e lavorare tutti, alunni ed insegnanti. Infatti, è importante nella progettazione educativa e didattica pensare a un curricolo inclusivo, non dimenticando il diritto per i bambini con Bisogni Educativi Speciali ad avere un mirato intervento in grado di trovare soluzioni e connessioni tra necessità, potenzialità e opportunità.

Università degli studi di Venezia Francesco Cositore – Filologia della "bufala": genesi, forme e trasmissione delle false notizie in Italia

Ai giorni d'oggi si parla molto di disinformazione e misinformazione, fenomeni capaci di orientare l'opinione pubblica su questioni cruciali, dalla pandemia ai conflitti armati. Sono fenomeni antichi, che in forme diverse hanno attraversato la storia italiana ed europea, dalla Donazione di Costantino "smentita" dall'umanista Lorenzo Valla alle false notizie della Prima guerra mondiale studiate da Marc Bloch. Malgrado le epoche e i contesti differenti, le fake news presentano costanti intrinseche (strategie linguistiche della contraffazione, generi testuali e paraletterari ricorrenti) ed estrinseche (dinamiche della propagazione e ricezione, rapporto con il potere), che si prestano a essere indagate con gli strumenti della filologia, della linguistica e della critica storico-letteraria.

La foto in apertura è di Nguyen Minh da Unspleash.


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