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5 per mille: sbloccati i pagamenti sotto i 500mila euro

Disposto il pagamento in favore di 41.666 enti beneficiari. Il totale erogato è di oltre 222 milioni di euro

di Sara De Carli

La Direzione Generale del Terzo Settore e della responsabilità sociale delle imprese ha provveduto il 2 dicembre 2022 all'emissione degli ordinativi di pagamento del cinque per mille, anno finanziario 2021, in favore dei 41.666 enti beneficiari con contributo inferiore a 500.000 euro ciascuno, per un totale erogato di 222.222.163,96 euro. Questa la scarna nota del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Si va dalla Fondazione Santa Rita da Cascia, che attendeva 496mila euro fino alle piccole organizzazioni che dovevano incassare poco più di 100 euro. Ai sensi del DPCM del 23 luglio 2020 art. 11 comma 1, infatti, non sono più erogate le somme d'importo complessivo inferiore a 100 euro.

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha autorizzato il 20 ottobre 2022 la predisposizione dell'ordinativo di pagamento fornendo le coordinate dei mandati irrevocabili all'incasso recepiti. L'Agenzia delle Entrate ha comunicato l'ordinativo di pagamento il 14 novembre 2022 al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Il decreto di pagamento n. 350 del 28 novembre 2022 è stato trasmesso all'UCB il 2 dicembre 2022, per il controllo di conformità. Sono invece già stati pagati da tempo i contributi superiori a 500mila euro, andati ad appena 53 organizzazioni dell'elenco di pertinenza del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, cioè i soggetti del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale.

L’erogazione del 5 per mille era molto attesa dalle organizzazioni, dato che l'Agenzia delle Entrate aveva pubblicato gli elenchi dei beneficiari ammessi lo scorso 9 giugno. Sono trascorsi quindi quasi sei mesi: un’attesa che ha penalizzato le realtà associative che proprio soprattutto grazie a contributi volontari e al 5 per mille realizzano le proprie attività. Solitamente infatti il 5 per mille viene erogato entro il mese di settembre di ciascun anno, in un periodo che consente di programmare le attività dell’anno successivo anche sulla base di queste risorse. Da poco per esempio AIPD aveva scritto alla ministra Calderone chiedendo di sbloccare quanto prima gli importi dovuti.

Qui l'elenco dei beneficiari.


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