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Un soggetto collettivo per Napoli est

Si può creare una rete di collaborazione stabile tra le realtà del terzo settore di Napoli Est? È questa la domanda che si sono posti gli studenti del Corso di laurea Magistrale in Innovazione Sociale dell'Università Federico II di Napoli. Per l’86% degli intervistati è molto importante per lo sviluppo dell’area di Napoli est immaginare la nascita di un soggetto collettivo e più dell’80% ritiene che la creazione di un soggetto associativo possa favorire la collaborazione con gli Enti Locali e con l’Università

di Anna Spena

San Giovanni a Teduccio, periferia est di Napoli, è un luogo simbolico di tutta la periferia della città. Vicino ai quartieri di Barra e Ponticelli, qui è dove si registrano gli indici più alti di dispersione scolastica e criminalità organizzata in Italia. Ma questo è anche il quartiere dove è nata una delle esperienze universitarie più innovative di tutto il Paese: un corso di laurea magistrale in innovazione sociale del Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università di Napoli Federico II, il primo in tutta Italia.

E sono stati gli studenti del primo anno dell'anno accademico in corso a chidersi: "è possibile, c'è la volontà di creare una rete di collaborazione tra le realtà del terzo settore di Napoli Est?" L’obiettivo della ricerca, infatti, è stato proprio quello di verificare la volontà da parte delle associazioni, APS, cooperative e fondazioni operanti nell’area di Napoli est di avviare un percorso finalizzato a rafforzare la collaborazione attraverso la creazione di una rete stabile.

Nell’area est di Napoli operano numerosissime associazioni, fondazioni, soggetti pubblici e privati alla continua ricerca di risposte realizzabili per far fronte ai problemi sociali, culturali ed economici. L’idea di una collaborazione tra Università e territorio nasce dall’osservazione delle difficoltà che la molteplicità delle realtà territoriali incontrano spesso a coordinarsi fra di loro e gli attriti nella comunicazione con la pubblica amministrazione, proprio in virtù della loro pluralità.

Come si è lavorato? Gli studenti hanno costruito un database delle realtà presenti, ne sono state censite 40 e hanno partecipato all'indagine 29 organizzaizoni.
È emerso che per l’86% degli intervistati è molto importante per lo sviluppo dell’area di Napoli est immaginare la nascita di un soggetto collettivo in grado di rispondere alle problematiche sociali ed economiche dell’area; per l’83% il soggetto associativo deve realizzare progetti comuni (in particolare per il 93% un progetto di valorizzazione della linea di costa e per l’86%un progetto di valorizzazione integrata del patrimonio culturale dell’area); più dell’80% ritiene che la creazione di un soggetto associativo possa favorire la collaborazione con gli Enti Locali e con l’Università.

Gli studenti hanno presentato i risultati della ricerca sono stati presentati ieri 14 dicembre nella sede di San Giovanni a Teduccio dell’Università Federico II, hanno parteciato Dora Gambardella, direttrice del Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università Federico II e di Francesco Pirone, coordinatore del corso di laurea in Innovazione Sociale. La ricerca è stata introdotta da Stefano Consiglio, presidente della Scuola delle Scienze Umane e Sociali dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, che ha coordinato dell'indagine.