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Acli contro Meloni: «Propaganda sul dramma dei migranti»

Severa nota aclista sul passaggio legato agli scafisti nell'intervista della premier ieri a Porta a Porta: «Slogan che sembrano fatti apposta ad eccitare l’astio e l’odio di certi settori della pubblica opinione». Con una stoccata finale alla fede cattolica più volte richiamata dalla presidente del Consiglio: «Non è certo il modo più cristiano di avvicinarsi al Natale»

di Giampaolo Cerri

Dura presa di posizione delle Associazioni cristiane lavoratori italiani – Acli sulle dichiarazioni della premier Giorgia Meloni in tema di immigrazione, ieri ospite di Bruno Vespa a Porta a Porta.

«Dichiarazioni», si può leggere in una nota diramata stamane, «che suscitano sconcerto ed indignazione: come si fa ad affermare che in Italia vengono “quelli che hanno i soldi per pagare gli scafisti”? Forse l’on. Meloni dimentica che chi parte è prima di tutto ignaro del cosiddetto sistema degli scafisti e poi i soldi che servono per pagare il viaggio sono spesso i risparmi di un’intera vita di persone che si privano di ogni cosa per dare a figli e nipoti la speranza di un miglioramento rispetto alle condizioni insopportabili dei Paesi di provenienza».

Ricordano le Acli che «la vita e la morte di persone inermi non può essere ridotta a propaganda di basso livello, e men che meno può farlo chi ha la responsabilità di guidare il Governo della Repubblica, che invece dovrebbe farsi carico di una questione epocale come quella delle migrazioni dal Sud del mondo in tutta la sua complessità. Lo scafismo è purtroppo un vero e proprio mercato di persone, in cui spesso al furto di ogni singolo bene si accompagnano violenze inaudite, e talvolta la morte di decine e decine di persone che questi criminali non si fanno scrupolo di abbandonare al loro destino, una volta ottenuto il loro tornaconto».

La storica voce del cattolicesimo sociale italiano conclude che «proporre soluzioni facili a problemi ingarbugliati significa essere parte del problema e non della soluzione, soprattutto se tali soluzioni sono accompagnate da slogan che sembrano fatti apposta ad eccitare l’astio e l’odio di certi settori della pubblica opinione».

Particolarmente dura la chiusa del comunicato: «Non è certo il modo più cristiano di avvicinarsi al Natale». Un chiaro riferimento al comizio andaluso di Meloni, nell'ottobre 2021, a sostegno del partito di estrema destra Vox, e nel quale la presidente rivendicava la propria appartenenza confessionale: «Yo soy Giorga, soy una mujer, soy cristiana», ossia «io sono Giorgia, sono una donna, sono cristiana».

La foto in apertura è dell'Agenzia Sintesi.


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