Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Politica & Istituzioni

Fino al 30 aprile, mascherine obbligatorie negli ospedali e Rsa (ma niente Green Pass)

L’obbligo di mascherina viene prorogato, fino al 30 aprile, negli ospedali come in tutte le strutture sanitarie e nelle Rsa. Per accedervi, però, non servirà più il Green Pass

di Redazione

Resta, fino al 30 aprile, l'obbligo di indossare le mascherine in tutte le strutture sanitarie, compresi ospedali ed Rsa. E' quanto previso dal decreto approvato ieri dal Consiglio dei Ministri e già in Gazzetta Ufficiale.

Tra le misure abrogate, invece, c'è quello l’obbligo di Green Pass per accedere in ospedali, Rsa, pronto soccorso, hospice: in prratica in tutti quegli ultimi luoghi in cui le Certificazioni verdi resistevano per visitatori e accompagnatori. Cancellato da domani pure il test per uscire dall’isolamento dopo aver contratto il Covid: al quinto giorno senza sintomi sarà possibile tornare alla normalità senza tampone. La regola vale per tutti tranne per chi arriva dalla Cina.

Il decreto riduce pure la durata dell’auto-sorveglianza per chi è entrato in contatto con positivi: non più 10 ma 5 giorni, sempre con l’obbligo di Ffp2 in caso di assembramenti.

Tra le altre misure, il ministro della Salute Orazio Schillaci ha disposto, se ci dovesse essere un peggioramento della situazione dei contagi, l’utilizzo delle mascherine negli spazi al chiuso. Per ora non si tratta di un obbligo, ha specificato il ministro. Il dl "Rave" approvato ieri in via definitiva, prevede il reintegro in servizio per quei medici e infermieri che avevano rifiutato il vaccino e, per questo, erano stati sospesi temporaneamente. Sospese anche le sanzioni ai No-Vax.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA