Attivismo civico & Terzo settore

Un anno da ricordare, il bilancio 2022 della Croce Rossa italiana

Tante attività svolte sia in ambito nazionale che all'estero, soprattutto sul versante ucraino, con oltre 74.000 chiamate ricevute e 66.000 servizi erogati. Sono 118 i nuovi Sportelli sociali attivati nel nostro Paese, quasi 2.900 i pazienti presi in carico dagli ambulatori solidali di “Officine della Salute”. Ben 400 gli operatori impegnati in missione dall’inizio del conflitto

di Redazione

L’inizio del nuovo anno è momento quanto mai propizio per stilare i bilanci dell’attività svolta nei dodici mesi precedenti. La Croce Rossa Italiana non ha perso tempo e, per bocca del vicepresidente vicario, Rosario Valastro, parla di un 2022 che per l’importante organizzazione «si è chiuso con numeri importanti che fotografano l’impegno dei volontari e delle volontarie della Cri a supporto della popolazione e, più in generale, di chi ha bisogno. Sempre in prima linea in ogni emergenza, dalla pandemia al conflitto ucraino, fino alla lotta alle povertà».

I dati sono eloquenti: oltre 74.000 chiamate ricevute dalla Centrale di risposta nazionale – Crn, con 66.000 servizi erogati (11.000 dei quali per il supporto psicologico); 118 nuovi Sportelli sociali attivati sul territorio nazionale; quasi 2.900 pazienti presi in carico dagli ambulatori solidali di “Officine della Salute”, con 4.400 prestazioni erogate e oltre 2.300 utenti raggiunti dalle Farmacie solidali; circa 34.700 carnet di buoni spesa distribuiti a oltre 10.000 famiglie in difficoltà. E poi l’impegno in Ucraina con 83 missioni realizzate, 245 persone fragili evacuate in 3 operazioni, 7.800 servizi sanitari svolti, 20 cliniche mobili attivate, 400 operatori della Cri impegnati dall’inizio del conflitto, 3.500 tonnellate di aiuti forniti, insieme a 30 mezzi (27 ambulanze, un’automedica, un camion, un battipista) impiegati per l’occasione.

«La Croce Rossa Italiana ha confermato la sua presenza al fianco dei più fragili, sia in Italia che nei contesti internazionali», prosegue Valastro. «Raggiungere questi risultati è stato molto importante ed è stato possibile anche grazie al lavoro svolto in questi anni dal presidente Francesco Rocca. Insieme ci siamo impegnati per riportare i volontari al centro della Croce Rossa Italiana e delle sue attività, e per far sì che l’Associazione fosse capace di valorizzare idee, esperienze e talenti. Oggi la Cri è pronta ad affrontare nuove sfide, grazie alla forza e alla preparazione dei suoi 150.000 volontari: donne e uomini che, giorno dopo giorno, fanno la differenza davanti alle crisi dei nostri giorni, portando quotidianamente in campo i valori del nostro fondatore, Henry Dunant, e i principi che da sempre contraddistinguono l’operato della Cri».


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