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Gianluca Vialli e il sogno di vincere la Sla

Era il 2003 quando i due calciatori Gianluca Vialli e Massimo Mauro diedero vita a una fondazione che porta i loro nomi, con l’obiettivo di finanziare la ricerca sulla SLA e sul cancro. In questi anni hanno sempre supportato la crescita dei Centri NeMO, poli di eccellenza per la cura della SLA e delle altre malattie neuromuscolari: il grazie di Alberto Fontana

di Redazione

Finanziare la ricerca e gli strumenti necessari per aiutare a prevenire o diagnosticare in fasi molto precoci l’insorgenza del cancro. Finanziare la ricerca di eccellenza sulla Sclerosi Laterale Amiotrofica-Sla. La promozione dello sport di squadra che «insegna ad accettare le sconfitte per godere ancora di più delle vittorie ed a riconoscere il valore dell'avversario». È questa la triplice mission della Fondazione Vialli e Mauro per la ricerca e lo sport, di cui Gianluca Vialli era presidente.

Tra le prime donazioni, nell’ottobre 2005, a poco più di un anno dalla nascita, ci fu un mammografo digitale donato all’Istituto Candiolo di Torino e poi nel 2007 dei macchinari per la diagnosi della Sla donati al Laboratorio di Ricerca sulle Malattie Neurodegenerative dell’Irccs Fondazione Maugeri di Pavia.

Lunghissimo e caratterizzante l’impegno per la lotta alla Sla, al punto che nel dicembre 2008 la Fondazione Vialli e Mauro fu una dei quattro fondatori di AriSla, l’Agenzia di ricerca per la Sclerosi laterale amiotrofica: insieme a Fondazione Cariplo, Telethon, e Aisla onlus l’Agenzia si propone di coordinare tra loro i migliori ricercatori del panorama internazionale che si occupano di Sla e di fornire loro tutti i supporti economici e conoscitivi per effettuare studi multicentrici e interdisciplinari e ha investito dalla sua nascita oltre 14 milioni di euro in ricerca sulla Sla. Nel dicembre 2020 Vialli e Mauro avevano condotto insieme l’ultima puntata di #distrattimavicini, il ciclo di dirette Facebook promosso da Aisla, Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica, insieme a Fondazione Vialli e Mauro, per sostenere la ricerca scientifica sulla Sla, ospitando Neri Marcorè e Ron.

Uno dei fiori all’occhiello dell’impegno della Fondazione sono i Centro NeMO, un progetto nato nel 2008 Milano con la visione ben precisa di realizzare un modello di cura innovativo per le malattie neuromuscolari che mettesse al centro la persona, e portarlo “sotto casa” delle persone affette da queste patologie, o almeno il più vicino possibile. Oggi i Centri NeMO in Italia sono sette: Milano, Arenzano (GE), Roma, Napoli, Brescia, Trento, Ancona, Napoli. Alberto Fontana, presidente di Fondazione Serena, cui fa capo la gestione dei centri NeMO, ha ricordato Gianluca Vialli oggi con questo messaggio: «”Tutti uniti e pronti a darsi una mano per superare insieme ostacoli e complessità”. Vogliamo ricordarti con questo messaggio di coraggio che hai donato alla nostra comunità. La tua presenza è stata piena dell’impegno concreto nel sostenere la ricerca e la cura per le persone con SLA e malattie neuromuscolari. Insieme a Massimo Mauro hai creduto nel sogno dei Centri Clinici NeMO. E noi continueremo, insieme, ad affrontare la sfida, come tu hai fatto nella tua vita. Grazie Luca».


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