Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Comitato editoriale

Il sostegno a homeless e indigenti ha bisogno di aiuto

Unità di strada e Cucine mobili per i senzatetto, pacchi viveri e social market per le famiglie in difficoltà: così Progetto Arca è accanto alle persone più fragili in tutta Italia. Al via la campagna intitolata: “Stanotte ho sognato che mi aiutavi” con il numero solidale 45584 - attivo fino al 29 gennaio - per incrementare i servizi della Fondazione

di Redazione

Le persone fragili in Italia sono sempre di più. Secondo i dati Istat si tratta di 5,6 milioni di persone, pari a 1,9 milioni di famiglie che vivono in condizioni di povertà, le stime dell’istituto di statistica (l’ultimo report è del giugno 2022) prevedono che a fine dello scorso anno l’Italia potrebbe registrare 400mila famiglie povere in più. Per queste persone in difficoltà, che siano singoli senza dimora o famiglie indigenti, Fondazione Progetto Arca opera ogni giorno per rendere sempre più grande ed efficiente la rete di supporto alimentare a livello nazionale.

Per sostenere le sue attività e i suoi progetti dedicati a chi è più solo e povero, con la campagna "Stanotte ho sognato che mi aiutavi" è possibile per tutti donare attraverso il numero solidale 45584, inviando un sms o chiamando da rete fissa da oggi, lunedì 9 al 29 gennaio.

In particolaresi potranno donare 2 euro con sms da cellulare personale WindTre, Tim, Vodafone, Iliad, PosteMobile, CoopVoce, Tiscali; il valore della donazione sarà di 5 o 10 euro per ciascuna chiamata da rete fissa Tim, Vodafone, WindTre, Fastweb e Tiscali o di 5 euro per ogni chiamata da rete fissa Twt, Convergenze e PosteMobile.

Per le persone senza dimora Progetto Arca opera con il servizio delle Unità di strada in 7 città italiane: Milano, Varese, Torino, Roma, Napoli, Bari e Padova. Sono gruppi di operatori qualificati e volontari che garantiscono ogni giorno a chi vive in strada la distribuzione di beni di prima necessità (sacchi a pelo, indumenti caldi, kit igienico sanitari) e di cene calde e colazioni che, nei mesi di freddo invernale fanno la differenza se non si ha un tetto sotto cui rifugiarsi per dormire.
La distribuzione dei pasti caldi è possibile grazie alle Cucine Mobili, speciali foodtruck allestiti con forni e bollitori a bordo che accompagnano i volontari delle Unità di strada. Nel complesso delle 7 città, ogni settimana i pasti cucinati e caldi distribuiti in strada sono in tutto 2.450.

Il servizio delle Cucine mobili, nato durante la pandemia per rispondere alla chiusura obbligata di molte mense per i poveri e per garantire cibo sano e adeguato a chi non può permetterselo, è oggi parte strutturale della presenza in strada di Progetto Arca.


La cucina mobile di Progetto Arca, in basso un operatore dell'Unità di strada con una persona senza dimora

La Fondazione sostiene inoltre 3.500 famiglie in tutta Italia con la distribuzione mensile di pacchi viveri in 18 regioni e di spese di alimenti freschi (frutta, verdura, latticini) e a lunga conservazione attraverso 3 social market a Milano, Rozzano (Milano) e Bacoli (Napoli). Sono veri e propri minimarket dove le famiglie possono fare gratuitamente la spesa, accompagnate da volontari che svolgono anche un ruolo di supporto emotivo e relazionale.

«Stiamo vivendo le conseguenze degli avvenimenti che negli ultimi due anni hanno stravolto il nostro modo di vivere» commenta Alberto Sinigallia, presidente di Fondazione Progetto Arca. «La pandemia e la guerra hanno portato conseguenze ancora più drammatiche per tutti coloro che già vivevano in una condizione di vita complessa e oggi rischiano di cadere nella povertà più estrema. Non parlo solo di persone senza dimora, ma anche di famiglie che prima non arrivavano alla terza settimana e che adesso non arrivano alla seconda. Cercare risposte ai bisogni sociali più urgenti per andare incontro alle necessità di chi è più in difficoltà è da sempre il nostro obiettivo, ed oggi lo è ancora di più».

Tutte le foto sono di ©Daniele Lazzaretto