Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Welfare & Lavoro

Como, anziani protagonisti del mozartiano Flauto Magico

Opera Education, la piattaforma che dal 1996 promuove la passione per l’opera lirica tra bambini e adolescenti ha deciso di rivolgersi ai loro nonni. Con “Opera White” infatti entra in cinque Rsa del comasco. Grazie a un bando di Fondazione Provinciale della Comunità Comasca è stato aperto il crowdfunding. Lo spettacolo andrà in scena tra maggio e giugno

di Antonietta Nembri

La passione per l’opera lirica non ha età. Di questo sono convinti a Opera Education, progetto nato nel 1996 in seno al Teatro sociale di Como dall’intuizione educativa e artistica di Barbara Minghetti e realizzato dall’Associazione lirica e concertistica italiana-AsLiCo. Dopo gli spettacoli realizzati con Opera meno9, rivolta alle famiglie in attesa, Opera baby per i piccolissimi dai 6 ai 36 mesi, Opera kids per i bambini tra i 3 e i 6 anni, Opera domani (6 – 14 anni) e Opera smart (under 30) è ora la volta dei senior Opera White. «Il nostro obiettivo è proprio quello di divulgare l’opera a tutte le fasce d’età e per questo abbiamo deciso di andare nelle Rsa con un progetto che veda protagonisti gli anziani ospiti delle strutture», conferma Barbara Minghetti.

L’inziativa che vede in prima fila il Teatro sociale di Como prevede un percorso composto da un incontro di formazione musicale per gli operatori delle strutture, mentre per gli ospiti si svolgono degli incontri con musicoterapeuti. La conclusione sarà lo spettacolo partecipativo in Rsa nel quale gli anziani sfoggeranno i canti imparati durante la fase preparatoria, rendendo così la loro partecipazione essenziale per la riuscita stessa della recita e stimolando le loro capacità mnemoniche e di apprendimento.


Sopra il logo del progetto, sotto Barbara Minghetti

«Il progetto vero e proprio partirà ai primi di febbraio» spiega Minghetti. «Il nostro obiettivo è quello di aiutare gli ospiti con dei movimenti, ma soprattutto stimolarli a cantare, creando così dei cori o degli ensemble per farli partecipare alla produzione dello spettacolo».
Ma come si è passati da un’attività a favore soprattutto di giovani, bambini e famiglie all’idea di portare il progetto nelle case di riposo? «Ci era già capitato negli anni scorsi di fare piccoli progetti all’interno delle Rsa» continua. «Devo dire che ne avevo ricavato un’impressione di una grande solitudine che in questi annim di pandemia si è aggravata. Per questo abbiamo pensato di stimolare il protagonismo delle persone anziane anche perché cantare insieme è un atto di squadra e con l’obiettivo di fare uno spettacolo insieme a dei professionisti è qualcosa di stimolante».

Grazie alle risorse della Fondazione Comasca che potranno essere aumentate grazie al crowdfunding partito in questi giorni l’obiettivo di Opera Education del Teatro Sociale di Como è quello di «creare un meccanismo che ci porti in almeno cinque Rsa della provincia in cui tra maggio e giugno mettere in scena lo spettacolo all’aperto. Avendo scelto come opera il Flauto Magico di Mozart che è ambientato in un bosco, i giardini delle Rsa sono i luoghi adatti», spiega con entusiamo Minghetti. Ovviamente non sarà portata in scena l’intera opera mozartiana, ma si cercherà di mantenerne il fascino fantastico «abbiano già studiato le arie che meglio si adattano per realizzare con un danzatore e un attore professionisti un’ora di spettacolo» illustra.

La musica, grazie alla sua capacità di riferirsi contemporaneamente al corpo e alla mente delle persone, rappresenta uno strumento particolarmente valido e adeguato al lavoro in ambito geriatrico – spiega una nota del Teatro comasco – , ovvero in un contesto fortemente caratterizzato dal progressivo decadimento delle competenze simboliche e cognitive. È altresì evidente come lo stile di vita all’interno di istituti e residenze per anziani determini uno stabilizzarsi e, spesso, un aggravamento di abitudini ipocinetiche, deprivando le aree motorie cerebrali degli schemi motori di base.

Alcuni incontri esplorativi sono stati fatti nelle scorse settimane «abbiamo incontrato persone che conoscevano l’opera, ma non dimentichiamoci che le Rsa sono realtà molto variegate. Lo stupore è comunque simile a quello che riscontriamo nei bambini e anche negli anziani abbiamo potuto constatare quella contentezza che fa sorridere gli occhi», afferma Minghetti che aggiunge «rispetto ai bambini però – che sono più omologati – abbiamo riscontrato una varietà che fa trovare a ciascun anziano il suo modo di partecipare, il suo ruolo. In progetti come Opera White servono però anche artisti che abbiano una speciale sensibilità» conclude.

In apertura un laboratorio realizzato in una Rsa di Como da Francesco Malanchin


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA