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Ambiente e partecipazione la frontiera educativa dell’Agesci

In occasione della Giornata internazionale istituita nel 2018 dalle Nazioni Unite l’Agesci ribadisce il suo essere al servizio dei minori per costruire un'umanità piena e realizzata. «Come Associazione di educatori abbiamo attivato percorsi di cittadinanza, attività di volontariato locale e nazionale per valorizzare la partecipazione sociale e civica» raccontano Roberta Vincini e Francesco Scoppola presidenti del Comitato nazionale

di Antonietta Nembri

Oggi, 24 gennaio, è la Giornata Internazionale dell'Educazione istituita nel 2018 dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite. L'Unesco – ricorda una nota -, in vista del raggiungimento degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite, porrà l'accento, ancora più del solito, su una educazione di qualità, inclusiva ed equa e sul garantire l'apprendimento continuo. L'Agesci intende perseverare nella propria opera educativa, volta a costruire una cultura di Pace, fatta di relazioni autentiche e profonde, di scautismo e guidismo, di ecologia integrale, di costruzione di nuovi stili di vita, di essenzialità, di consumo critico.
In un contesto in cui le ricerche confermano da anni un’alta prevalenza di disagio in età evolutiva (dal 10% al 20%) l'Agesci sa che può fare la sua parte, per contrastare il disagio.

«Tante sono le attività che hanno visto e vedono ogni giorno coinvolti le nostre bambine, i bambini, le ragazze e i ragazzi delle diverse fasce di età, dai più piccoli fino ad arrivare ai più grandi», dichiarano Roberta Vincini e Francesco Scoppola, presidenti del Comitato nazionale Agesci. «Anche nell'emergenza della guerra in Ucraina ci siamo e ci stiamo ancora raccordando con le realtà locali, con le Parrocchie e le Diocesi per dare il nostro contributo attraverso raccolte fondi, raccolte materiali di prima necessità, sostegno e percorsi di accoglienza per sostenere i nostri fratelli e sorelle in difficoltà. Come Associazione di educatori abbiamo attivato percorsi di cittadinanza, attività di volontariato locale e nazionale per valorizzare la partecipazione sociale e civica».

Vincini e Scoppola ricordano anche che «le ragazze e i ragazzi della Branca Rover e Scolte, che hanno dai 16 ai 21 anni, sono coinvolti in progetti di supporto scolastico online per le ragazze e i ragazzi a rischio di dispersione scolastica, in collaborazione con Save the Children (qui la news dedicata alla partnership). Inoltre, sempre rivolto ai ragazzi e alle ragazze della stessa fascia d'età, è stata lanciata nel 2022 la proposta "Benèpossibile" per vivere esperienze di partecipazione e rappresentanza, realizzare azioni sul proprio territorio, facendo rete con le altre associazioni e con le amministrazioni presenti, educando a essere cittadini che contribuiscono attivamente al bene comune nelle nostre città».

Un altro progetto educativo segnalato dai presidenti è #2030imprese che entra nel suo secondo anno. Si tratta di un «gioco proposto ai ragazzi dagli 11/12 ai 16 anni della Branca Esploratori e Guide, per orientare le azioni di tutti i giorni all'ecologia in senso integrale: cura per l'ambiente, per l'umanità che lo abita, per le dinamiche che ne regolano la vita insieme. Il percorso», illustrano VIncini e Scoppola «invita a rendere più sostenibile la propria quotidianità, a partire dalle occasioni che costituiscono l'avventura e le imprese della vita scout. E con la pratica tutta scout di "imparare facendo" permette di scoprire che ogni gesto può diventare un "green turn", una buona azione capace di offrire il suo piccolo contributo al bene comune».

Educare, accompagnare, crescere assieme sono – conclude la nota- la scelta di servizio dello scautismo e del guidismo, che offrono un'esperienza educativa integrale.

In apertura foto di Dalila Rinaldi


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