Politica & Istituzioni

L’Ucraina in cima alle priorità della presidenza svedese

Alla sessione plenaria di gennaio del Comitato economico e sociale europeo (Cese) si è svolto un dibattito nel corso del quale la ministra svedese degli Affari europei, Jessika Roswall, ha presentato le priorità della nuova presidenza del Consiglio dell'Unione europea

di Redazione

Le principali priorità della Svezia, che esercita la presidenza del Consiglio dell'Unione europea da gennaio a giugno 2023, consisteranno in misure di gestione delle crisi: garantire la sicurezza dei cittadini dell'Ue, difendere il principio dello Stato di diritto e i diritti fondamentali.

Nel corso di un dibattito in sessione plenaria, la Presidente del Cese Christa Schweng si è impegnata a sostenere pienamente la presidenza: «La presidenza prende inizio in un periodo incredibilmente impegnativo, perché è in corso una dura guerra alle frontiere dell'Ue. Il Cese accoglie con favore queste priorità nel contesto dell'aggressione russa contro l'Ucraina, perché non dobbiamo consentire alcuna interferenza nella nostra sicurezza o nei nostri valori. Siamo al fianco dell'Ucraina».

Jessika Roswall, ministra svedese degli Affari europei, ha dichiarato che la presidenza svedese ritiene fondamentale una stretta cooperazione con le altre istituzioni e gli altri organi dell'Ue, compreso il Cese, e attende con interesse di mantenere stretti contatti e di proseguire un dialogo aperto.

Menzionando la priorità assoluta della presidenza, ha sottolineato che «la Svezia sta assumendo la presidenza in un momento di sfide storiche per l'Unione. La brutale guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina continuerà a dominare l'agenda europea».

La presidenza svedese si adopererà per sostenere l'unità europea e rendere l'Unione più verde, più sicura e più libera, concentrandosi su:

– Sicurezza
– Competitività
– Transizione verde ed energetica
– Valori democratici e Stato di diritto.

Anche il presidente del gruppo Datori di lavoro del Cese, Stefano Mallia, ha menzionato la competitività, affermando che un'agenda per la competitività è la ricetta perfetta per la ripresa e la resilienza: le imprese sono vitali per l'economia, ma hanno bisogno di condizioni adeguate per operare.

Oliver Röpke, presidente del gruppo Lavoratori del Cese, ha elogiato il modello svedese come dimostrazione degli altri aspetti della competitività, quali un dialogo sociale forte, il coinvolgimento delle parti sociali e politiche sociali solide.

Ma ciò non può avvenire senza una cooperazione significativa con la società civile organizzata dell'Ue, ha sottolineato Séamus Boland, presidente del gruppo Organizzazioni della società civile del Cese, mettendo in rilievo l'importanza di garantire un'effettiva partecipazione e di concretizzare le conclusioni della Conferenza sul futuro dell'Europa.

Foto d'apertura: Jessika Roswall (sx), ministra svedese degli Affari europei, e Christa Schweng (dx), Presidente del Comitato economico e sociale europeo. ©Ue


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