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#SaferInternetDay, Caffo: «La Rete sia opportunità e non trappola per i bambini»

Il 7 febbraio è la Giornata mondiale per l'uso positivo di Internet. Telefono azzurro organizza, a Milano (alla vigilia) e poi a Roma, due grandi convegni pubblici con esperti, politici, rappresentanti delle aziende digitali e delle istituzioni, per ricordare che web, metaverso, intelligenza artificiale devono essere strumento di crescita e non fonte di pericolo per i più piccoli. Ascolta l'intervista

di Giampaolo Cerri

Il #SaferInternetDay ovvero la giornata mondiale per l’utilizzo positivo della Rete, che cade il prossimo 7 febbraio, registra una grande mobilitazione di Telefono azzurro, la fondazione che, da oltre 35 anni, è impegnata nella tutela dell’infanzia e dell’adolescenza.

A Milano, lunedì 6, e a Roma, l’indomani, Ernesto Caffo, professore di Neuropsichiatria infantile, l’inventore della prima help-line per combattere l’abuso, ha riunito specialisti, studiosi, politici e rappresentanti delle grandi aziende digitali e delle istituzioni per ricordare che la Rete può essere una grande risorsa per i più piccoli ma rischia di essere anche una trappola. I lavori dei due convegni possono essere seguiti via streaming dal sito della Fondazione, Azzurro.it.

Lo abbiamo intervistato per l’episodio n. 2 della seconda stagione di VitaPodcast.

«L'accesso alla Rete», ci ha detto il professore, «ha permesso a bambini piccolissimi di entrare in esperienze cognitive, sensoriali ed emotive particolarmente coinvolgenti e questo spesso nella nell'assenza di figure di riferimento educativo, genitoriale o scolastico. Questo ha permesso ai ragazzi di fare grandi conoscenze di questo mondo, ma da soli in gran parte. Un fatto che li ha portati a "correre" verso quelle piattaforme che sono nate “per” gli adulti e questo permette, da una parte i ragazzi di acquisire alcune esperienze ma, dall'altra, di non elaborarle in modo adeguato. Per questo motivo sta nascendo in tutti noi, che ci occupiamo di questo mondo, il grande dubbio che le conseguenze che queste esperienze possano essere, talvolta, anche fortemente critiche. E questo», ha concluso Caffo, «lo vediamo anche nell'aumento dei disturbi nell'ambito della salute mentale».

Ascolta l’intervista a Ernesto Caffo su Spotify.


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