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Media, Arte, Cultura

Lampedusa vista con gli occhi blu di una giornalista

Una manifestazione che punta i riflettori su Lampedusa con una manifestazione dedicata alla cronista palermitana Cristiana Matano, scomparsa a luglio del 2015, che oggi riposa nella stessa isola da lei follemente amata. Un’occasione per parlare di accoglienza e solidarietà anche attraverso un premio giornalistico che nella sua ottava edizione parla di vita, bellezza, diritti e appartenenza

di Gilda Sciortino

Lampedusa, isola di sbarchi, luogo in cui il confine tra la vita e la morte è veramente molto sottile. Terra nella quale approdare per cominciare o ricominciare a vivere, ma anche destinazione ultima di un destino che troppo spesso si basa sulla fortuna, su un avvistamento che potrebbe anche non esserci se non ci fosse chi ha deciso di spendere le proprie forze per salvare delle vite umane.

Ed è su quel volere volgere uno sguardo d’amore lontano che nasce l’associazione “Occhi Blu dedicata alla giornalista Cristiana Matano, spentasi a Palermo l’8 luglio del 2015, a soli 45 anni. A lei è stata dedicata questa realtà che ha deciso di impegnarsi socialmente attraverso il giornalismo, il teatro, la musica, lo sport e i convegni.

Fiore all’occhiello il “Premio Internazionale di giornalismo” dedicato alla cronista palermitana, celebrato all’interno della manifestazione “Lampedus’Amore”, che si svolgerà a Lampedusa dal 6 all’8 luglio 2023.

Lampedusa, il Mediterraneo e le terre di confine del mondo: racconti di vita, bellezza, diritti e appartenenza” è il tema dell’ottava edizione riservata ai giornalisti italiani iscritti all’Ordine e ai giornalisti stranieri autori di articoli, inchieste e servizi andati in onda e/o pubblicati su carta stampata, tv, radio, agenzie di stampa e testate online (regolarmente registrate), tra il 1° giugno 2022 e il 31 maggio 2023, termine ultimo per partecipare al premio. Quattro le sezioni in cui si articola il concorso: 1) stampa estera; 2) stampa nazionale: sezione carta stampata, testate online e agenzie di stampa; 3) stampa nazionale: sezione tv, radio e Internet audio-video; 4) giornalista emergente (under 30 anni).Gli elaborati dovranno contenere testimonianze, fatti e reportage – legati a Lampedusa, al Mediterraneo, ma anche a tutti gli altri luoghi di confine del mondo – inerenti ai valori della solidarietà e dell’integrazione, al fenomeno delle migrazioni, allo sviluppo del turismo e alla bellezza del territorio, alla salvaguardia del paesaggio e dell’ambiente.

Temi che erano al centro della vita di Cristiana Matano, amante della vita, della famiglia e della sua professione. Lampedusa, poi, era il suo “rifugio”, dove ha anche deciso di riposare, coronando l’ultimo dei suoi desideri.

Naturale, quindi, pensare di dedicarle una manifestazione che la ricorda come giornalista attenta al mondo della cultura, del teatro, del giornalismo, dello sport e dello spettacolo. Cronista con lo sguardo verso il Mediterraneo e soprattutto verso l’ultimo lembo d’Italia e d’Europa, terra di frontiera, di accoglienza, di emergenze, ma anche di straordinarie bellezze. Un festival, quello all’interno del quale si anima il premio, che celebra come sempre i valori dell’integrazione, dell’impegno civile e del giornalismo, raccontando storie di uomini e di donne che si impegnano ogni giorno al di là di ogni lingua e confine. A patrocinarlo, tra gli altri, il Parlamento Europeo, la Regione Siciliana, l’Ordine dei Giornalisti, la Federazione Nazionale della Stampa, Assostampa Sicilia e Palermo.

Tra le tappe di avvicinamento a quello che è ormai diventato un appuntamento fisso dell’estate lampedusana, anche il tradizionale corso di formazione giornalistica in programma a Lampedusa dal 20 al 22 marzo, in collaborazione con il corpo docente isolano, Amnesty International, l’Ordine dei Giornalisti e il Parlamento Europeo. Protagonisti saranno gli studenti delle Pelagie, i cui migliori elaborati verranno premiati durante la serata finale della manifestazione.

Al premio saranno, inoltre, collegati uno o più convegni che avranno come tema centrale lo stesso del premio. Un progetto verrà dedicato in modo particolare agli allievi dell’istituto omnicomprensivo “Luigi Pirandello” di Lampedusa e Linosa con alcune lezioni introduttive di teoria e tecniche del giornalismo tenute da giornalisti iscritti all’albo professionale, affrontando anche i temi della legalità e dei fenomeni migratori. Attraverso un percorso portato avanti con i docenti, inoltre, i ragazzi verranno invitati a realizzare un elaborato giornalistico – cartaceo o in video – sugli argomenti affrontati durante i seminari: una giuria valuterà i testi e i migliori riceveranno un riconoscimento nel corso della serata del Premio, in programma l’8 luglio 2023.

Il modulo di iscrizione e il regolamento del Premio sono scaricabili dal sito www.occhibluonlus.com.