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Ucraina, la pace possibile, in scena a Milano

Un anno dopo quel 24 febbraio VITA, in collaborazione con Mean e Teatro Oscar, vi propone una serata per interrogarci su quale sia la pace possibile oggi per l’Ucraina. E per capire cosa possiamo fare noi. Lo facciamo mettendo sulla scena alcuni dei protagonisti del racconto che il numero del magazine di febbraio, intitolato “Occupy Ucraina” propone ai lettori, da Alessandro Bergonzoni ai rappresentanti delle ong

di Redazione

Il compleanno della sciagurata e crudele invasione dell’Ucraina da parte della Russia ci pone davanti un catalogo di sofferenze, di crimini, di sangue, difficile da sostenere per gli occhi e per il cuore. Sul corpo della “martoriata Ucraina” come la chiama papa Francesco, e perciò sui corpi dei suoi cittadini, si sono consumate ogni tipo atrocità. Ma l’anno passato da quel 24 febbraio non ci restituisce solo questo catalogo degli orrori, ma anche un’infinità di bene, di azioni che hanno il merito non solo di sostenere le vittime ma anche di indicare la via per un futuro desiderabile, non più di guerra ma di pace e perciò di fraternità.

Un anno dopo quel 24 febbraio VITA, in collaborazione con Mean e Teatro Oscar, vi propone una serata per interrogarci su quale sia la pace possibile oggi per l’Ucraina. E per capire cosa possiamo fare noi.

Lo facciamo mettendo sulla scena alcuni dei protagonisti del racconto che il numero del magazine di febbraio propone ai lettori.

Alessandro Bergonzoni, scrittore, attore, giocoliere delle parole, ci dirà come si declina un anno dopo la parola pace e il ruolo dei corpi nella costruzione della pace, Stefania Battistini, inviata del Tg1 durante tutto questo anno, ci racconterà la responsabilità del raccontare la guerra, ci dirà cosa significa prestarci occhi e udito per documentare le sofferenze degli ucraini. Incontreremo i responsabili di alcune Ong, Maria Gaudenzi di Avsi, Marco Chiesara presidente di WeWord, Alberto Sinigallia presidente di Fondazione Progetto Arca, Paolo Dell'Oca di Arché, Sara Turetta presidente di Save the Dog, Elena Mazzola presidente di una ong ucraina, Emmaus. Collegato dall’Ucraina conosceremo Padre Ihor Boyko, Rettore Seminario Greco Cattolico impegnato sin dai primi giorni nelle evacuazioni dalle zone più colpite, il suo seminario è oggi un centro di accoglienza per gli sfollati interni e lui passa le giornate a raccogliere e distribuire gli aiuti nelle città dell’est dell'Ucraina.

Conosceremo Anna Barbara docente del Politecnico Milano che dopo aver partecipato alla marcia nonviolenta a Kiev ha portato avanti un progetto di sostegno per i musei e le istituzioni ucraine in collaborazione con il Mean. La guerra in Ucraina non solo ha sconvolto fisicamente la vita quotidiana, ma ha anche messo in pericolo il patrimonio artistico e culturale di questo Paese.

Infine daremo la parola ad Aleksander Bayanov, giornalista, sociologo, media manager, ha fondato l’agenzia e il canale youTube Tayga.info. Sposato, con due figli, Bayanov è fuggito dalla Russia e si trova in Italia da 7 mesi. Con lui ricorderemo le vittime russe, i russi in fuga, quelli in carcere e sotto processo.

L'attrice Giulia Villa, della redazione di Teatro Oscar, leggerà brani di Papa Francesco, Alexander Langer, Tonino Bello che aiuteranno la riflessione.

Ti aspettiamo qui lunedì prossimo 20 febbraio presso la Sala degli Angeli di via Colletta 21 a Milano (suggeriamo di riservare i posti attraverso il link).


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