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Vite connesse di persone e amici a quattro zampe

Si dipana tra Italia e Romania il programma lanciato da Save the Dogs and other animals. Saranno realizzati percorsi inclusivi che stimolino conoscenza ed empatia. L’iniziativa, spiega la presidente Sara Turetta, sarà di beneficio «agli animali ma anche a persone fragili dei territori dove operiamo, dai detenuti ai bimbi disabili, dai pensionati soli a coloro che vivono in condizioni di povertà nelle zone rurali o nelle grandi città»

di Redazione

Valorizzare la relazione di arricchimento e aiuto reciproco tra esseri umani e animali, attraverso percorsi inclusivi che stimolino la conoscenza e l’empatia di chi vive ai margini della società. È questa la visione alla base del programma “Vite Connesse”, lanciato da Save the Dogs per aiutare le persone e gli animali nelle comunità locali dove opera, in Romania e in Italia.
Obiettivo del nuovo programma, presentato in occasione del compimento dei 50 anni della fondatrice, Sara Turetta, è quello di investire sempre di più in progetti che abbiano al centro il rapporto tra animali domestici e persone, in particolare quelle più fragili e vulnerabili, sviluppando attività che siano di profondo beneficio per entrambi.

«Per oltre 20 anni Save the Dogs si è dedicata a contrastare i fenomeni dell’abbandono e del randagismo, senza mai perdere di vista le difficoltà delle persone che abbiamo incontrato. Oggi vogliamo aggiungere un ulteriore tassello a quello che è stato il nostro lavoro sino ad oggi, perché ci rendiamo sempre più conto che l’impegno di Save the Dogs non può prescindere dalla tutela dei diritti umani, legati a doppio filo ai diritti animali. Un’unione indispensabile per costruire una società più giusta, empatica e solidale. Vite Connesse è il nostro nuovo programma che pone l’accento su progetti che siano di beneficio agli animali ma anche a persone fragili dei territori dove operiamo, dai detenuti ai bimbi disabili, dai pensionati soli a coloro che vivono in condizioni di povertà nelle zone rurali o nelle grandi città. Perché il destino di chi vive ai margini della società è unito dalla medesima mancanza di diritti e solo tenendo tutto insieme possiamo rendere il mondo un posto migliore», commenta Sara Turetta (nella foto), presidente e fondatrice di Save the Dogs and Other Animals.

Vite Connesse prende avvio con una serie di progetti che partiranno o saranno ulteriormente sviluppati in Romania e in Italia, in alcuni casi in sinergia con realtà non profit già presenti sul territorio e impegnate sul fronte umanitario.
«Vite Connesse non è solo un programma di lavoro di medio periodo ma un modo di vedere la realtà e di interpretare il proprio impegno per un mondo migliore» conclude Turetta. «Sono certa che, seppur con fatica e tra mille difficoltà, riusciremo a portare un cambiamento concreto nelle aree che abbiamo individuato, contando sul supporto di tutti coloro che condividono la nostra visione e con l’augurio di ampliare sempre più il nostro raggio di azione».

I progetti di Vite Connesse

  • Door to door – progetto di intervento “porta a porta” nei villaggi delle zone rurali in provincia di Costanza, in Romania, dove la povertà rende le condizioni di vita durissime. Gli operatori di Save the Dogs offriranno assistenza alle persone in grave difficoltà materiale, distribuiranno beni di prima necessità agli animali garantendo cure veterinarie gratuite e sensibilizzando le famiglie sul tema del benessere.
  • Friends for life – i bambini di oggi sono gli adulti di domani ed è da loro che bisogna partire per attivare un cambiamento. Il progetto si pone di inserire il tema della convivenza responsabile con gli animali nei percorsi scolastici delle scuole elementari e medie delle zone rurali in Romania, promuovendo una cultura del rispetto e dell'empatia. A Castel Volturno (Caserta), località a pochi passi dalla “terra dei fuochi”, prenderà avvio il progetto di sensibilizzazione ed educazione rivolto ai minori che vivono in condizioni di fragilità sociale, per promuovere un rapporto rispettoso ed empatico verso gli animali e innescare un cambiamento positivo nelle nuove generazioni, prevenendo forme di maltrattamento e comportamenti violenti.
  • It’s Donkey Time – il santuario per asinelli e cavalli presente all’interno del centro di Save the Dogs in Romania aprirà le porte alle scuole, ai bambini diversamente abili e alle loro famiglie.
  • Assistenza domiciliare agli equini da lavoro – gli operatori di Save the Dogs raggiungeranno quanti più villaggi possibile nelle campagne di Cernavoda per portare un aiuto concreto agli asini e cavalli da lavoro, animali che non hanno accesso a cure mediche e spesso vivono privati da ogni forma di benessere.
  • Volontariato detenuti – Save the Dogs sta attivando un accordo di collaborazione con il carcere di Poarta Alba (Costanza, Romania), per contribuire al reinserimento sociale di gruppi di detenuti, stimolando un rapporto di empatia con animali che vivono, a loro volta, la reclusione. Un circolo virtuoso in cui persone ai margini aiutano animali “scartati”, e viceversa.
  • Ampliamento di “Amici di Strada, compagni di vita” – Save the Dogs sta lavorando ad un potenziamento del progetto avviato a Milano nel 2021, con lo scopo di intercettare i bisogni dei nuovi poveri e di sostenerli nella convivenza con il proprio animale, prevenendo altresì l’abbandono.

Tutte le foto sono di ufficio stampa