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Ucraina, Acli e Arci al Pd: «La pace dentro le primarie»

Il presidente aclista Emiliano Manfredonia e quello della organizzazione dei circoli ricreativi e culturali, Walter Massa, scrivono a Enrico Letta e ai due candidati a succedergli, Bonaccini e Schlein. L'appello è a che si parli di pace in questa importante fase della vita del partito che avrà luogo domenica

di Giampaolo Cerri

«Cara Elly, cari Enrico e Stefano», comincia così la lettera che Acli e Arci, le più grandi realtà della promozione sociale in Italia, hanno indirizzato al segretario dem uscente, Letta, e ai candidati a succedergli, dopo le primarie di domenica prossima, vale a dire la Schlein e Bonaccini.

La missiva, firmata dal presidente aclista Emiliano Manfredonia e da quello di Arci, Walter Massa, parla di pace in Ucraina, a un anno esatto dall'invasione del paese da parte delle truppe russe. E dell'opportunità che la mobilitazione del popolo dem e non solo, intorno ai gazebo che eleggeranno il futuro segretario del Nazareno, diventi anche un'opportunità per parlare di pace. Eccone il testo.

«Domani, 24 febbraio, ricorderemo un triste anniversario. Proprio un anno fa la Russia invadeva l'Ucraina e l'incubo della guerra ha investito il popolo ucraino. Un popolo che ancora oggi subisce sofferenze e devastazione senza avere all'orizzonte nessuna soluzione pacifica al conflitto. Di fronte a questo dramma della storia siamo chiamati a dare ancora più voce alla pace. Continuiamo a sostenere il popolo ucraino di fronte ad una crisi umanitaria alle porte dell'Europa e a chiedere alle istituzioni internazionali uno sforzo maggiore per costruire percorsi di pace. Il prossimo fine settimana, con la rete EuropeforPeace, organizzeremo mobilitazioni ed iniziative in tutta Europa per chiedere il cessate il fuoco, il dialogo e i negoziati di pace per costruire un’Europa sicura e pacifica per tutti».

La lettera prosegue con una proposta simbolica: rendere visibile la mobilitazione iridata in ogni seggio di primaria. «Anche per il Pd sarà un fine settimana importante», scrivono Manfredonia e Massa, «le primarie per scegliere il nuovo segretario nazionale sono un momento di grande partecipazione politica che coinvolgeranno moltissime persone. Sappiamo che molti seggi delle primarie sono allestiti presso i nostri circoli Acli e Arci, luoghi in cui la bandiera della pace è da sempre presente e pensiamo che sarebbe davvero significativo se, in questa occasione, la comunità del Pd partecipasse con un piccolo segno alle nostre mobilitazioni per la pace di Ucraina: appendere una bandiera della pace in ogni seggio delle primarie sarebbe un gesto di vicinanza a chi sarà in piazza con noi a manifestare per la fine dell'orrore della guerra».


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