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La transizioni green e digitali inclusive partono dai giovani

Si sperimenta e si approfondisce a Mind Milano durante la IV edizione del Social Innovation Campus. E dal Québec arrivano le best practices sul coinvolgimento dei giovani nei processi di innovazione e un supporto al Campus di Fondazione Triulza

di Redazione

Le transizioni green e digitali sono in corso e non si fermeranno. L’esito in termini di impatto sociale però non è scontato e dipenderà principalmente da quanto riusciranno ad essere pervasive e inclusive. Per questo Fondazione Triulza ha dedicato il Social Innovation Campus 2023 al tema “Transition4All”, mettendo insieme giovani, studenti delle scuole superiori, universitari, stakeholder Mind, imprese tech, finanza, startup a impatto, terzo settore, cooperazione, ricerca e istituzioni a confrontarsi e progettare insieme, tenendo come riferimento il quadro europeo dell’Action Plan for the Social Economy. Obiettivo dell’UE, definire e promuovere un’economia sociale di nuova generazione che vada oltre il perimetro del terzo settore e che riguardi tutto il sistema economico. Circa 700 partecipanti in presenza hanno animato la prima giornata del Campus che proseguirà anche giovedì 2 marzo.

«Oggi le istituzioni Europee richiamano quotidianamente al paradigma della "twin transition" che unisce green e digitale, riconoscendo un enorme spazio di opportunità a tecnologia, dati e innovazione nella risposta alle sfide sociali ed ambientali. La costruzione di un nuovo modello di economia sociale, protagonista dell’innovazione sociale e tecnologica è centrale per rendere questa "twin transition" più giusta ed inclusiva. Su questo lavoreremo in questa edizione del Social Innovation Campus», spiega Mario Calderini, professore ordinario del Politecnico di Milano e Presidente del comitato scientifico della Social Innovation Academy in Mind

Il digitale per l’inclusione scolastica, il virtuale per il benessere di tutti e per la cura della depressione, la tele riabilitazione in aree interne, il counseling genetico virtuale, la misurazione e l’abbattimento della CO2 in settori quale il digitale e la logistica, il riuso innovativo delle plastiche e degli scarti agroalimentari e industriali. Sono alcuni dei progetti innovativi ad impatto sociale e ambientale illustrati oggi , 1 marzo, nell’evento di apertura, da studenti, giovani imprenditori e ricercatori che hanno anche posto le loro questioni sulle competenze professionali per il futuro e sulla transizione inclusiva ai partner del Campus: dagli stakeholder di Mind – Università degli Studi di Milano, Politecnico di Milano, Human Technopole, Gruppo San Donato, Arexpo e Lendlease -, ai main partner Umana, UniCredit, UnipolSai e i tre fondi mutualistici (Cooopfond, Fondo Sviluppo e General Fond).

Tecnologie inclusive per la salute, energia, smart cities e cultura sono ambiti che confermano la trasversalità e multidisciplinarietà delle transizioni su cui si sono concentrati i workshop del pomeriggio che hanno trattato diversi temi. Digital health integrato e medicina territoriale è stato promosso da AstraZeneca, e il tema è stato approfondito anche dal Consorzio SCC Innovation Hub & Living Lab, mentre il Gruppo San Donato ha proposto laboratori per le scuole sull'intelligenza artificiale in medicina. Il rapporto tra tecnologia, arte e smart city è stato oggetto di due webinar promossi nell’ambito della Federated Innovation @MIND da Valore Italia, Cisco, Schneider Electric e Windtre.

Anche il tema della finanza, che ha un ruolo fondamentale nelle transizioni, è stato affrontato al Campus nel workshop di Azimut sulla democratizzazione degli investimenti e in quello di Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore sugli investimenti ad impatto. «Le transizioni e le trasformazioni che stiamo vivendo mettono in luce la diversificazione degli ambiti di sviluppo e di applicazione e l’importanza della collaborazione tra mondi diversi. Al Campus ci sono tutti: profit, no profit, pubblico e privato ma soprattutto le nuove generazioni a cui chiediamo di proporre le soluzioni. A tutti noi il compito di dare ai giovani gli strumenti e di ascoltare le loro soluzioni. Quello che si progetta e si sperimenta in Mind diventa patrimonio per lo sviluppo sostenibile del paese», sottolinea Massimo Minelli, Presidente di Fondazione Triulza.

Mind è infatti il laboratorio in cui sperimentare il nuovo modello di economia sociale con al centro le startup ad impatto, le cooperative e le imprese sociali innovative, stimolando la domanda di tecnologia per accelerare i processi di innovazione e capacity building di queste realtà. Se ne è parlato in diversi incontri tra cui quello su Cooperazione Digitale, dell’Alleanza Cooperative Italiana in collaborazione con Google; quello sulle novità del percorso UniCredit Start Lab e il progetto pilota Matchis che mette assieme Fondazione Triulza, Plusvalue e Finlombarda.

Le sfide e opportunità delle transizioni energetiche e green per le città e i territori, sono state affrontate negli incontri di UnipolSai, del Gruppo CAP, di AVIS e in diversi laboratori per gli studenti. Il tema della transizione delle giovani generazioni tra studio e lavoro è stato al centro dell’incontro di Umana “Presente Futuro: una generazione in transito” e dell’incontro internazionale di Arexpo sul ruolo dei giovani nei processi di innovazione, partendo dal modello sviluppato nel Québec. Da questo Stato del Canada anche un supporto e un riconoscimento concreto al Social Innovation Campus di Fondazione Triulza, che è stato sostenuto dalla Delegazione del Québec a Roma per promuovere lo scambio e la collaborazione tra le due realtà.

Su tutte queste tematiche stanno lavorando 18 team di scuole superiori di tutt'Italia grazie a due Hackathon, uno in presenza e uno a distanza, i cui risultati saranno presentati domani 2 marzo insieme al prosieguo del programma culturale, dei laboratori dedicati alle scuole superiori di II grado e universitari, e alla presentazione dei progetti selezionati del Contest Social Tech per cooperative e startup innovative ad impatto. A chiudere il Campus il 2 pomeriggio la premiazione dei progetti vincitori dei 2 Hackathon e del Contest Social Tech. Il Campus si conferma anche quest'anno un grande laboratorio partecipato di progetti di innovazione sociale.


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