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Cooperazione & Relazioni internazionali

Nel Mediterraneo la vita la cerchi, la perdi o la trovi. Lo raccontano questi libri

La rubrica Libri di VITA di oggi è dedicata al tema della migrazione, scritti da coloro che questi movimenti li studiano da anni: uno di questi è il fotografo Valerio Nicolosi, esperto di rotte balcaniche; l’altra l’antropologa Chiara Quagliariello che ci aiuta a riflettere sulle mamme migranti. “Il signor conchiglia” ci riporta alla memoria il bambino Alan Kurdi. Sempre per i più piccoli, segnaliamo un fumetto che racconta la vita di due fratelli in un campo profughi

di Sabina Pignataro

La rubrica Libri di VITA di oggi è dedicata al tema della migrazione. Le decine di bare allineate sul campo del palazzetto sportivo di Crotone custodiscono i corpi delle persone che hanno perso la vita nel naufragio avvenuto a poche centinaia di metri dalla costa di Steccato di Cutro. Sappiamo che questa non è che l'immagine finale, la rappresentazione plastica di tutti quei morti in mare. Alcuni dei titoli da noi selezionati sono scritti da coloro che le migrazioni le studiano da anni: uno di questi è il fotografo Valerio Nicolosi, esperto di rotte migratorie e Medio Oriente; l’altra l’antropologa Chiara Quagliariello che ci aiuta a riflettere sul tema della genitorialità nell’ottica della migrazione: le mamme migranti vivono in una situazione di doppia vulnerabilità. Cristina Cattaneo ci ricorda il 3 ottobre 2013, quando 368 persone morirono a largo di Lampedusa. “Il signor conchiglia” ci riposta al 3 settembre 2015, quando su una spiaggia turca nei pressi di Bodrum, il mare depositò il corpo di un bambino che si chiamava Alan Kurdi.
Eccezionalmente, segnaliamo anche un film disponibile su Netflix “Le nuotatrici”, dedicato al viaggio per mare di due ragazze siriane, Yusra Mardini, e sua sorella Sarah, che, nel 2015, nuotarono per ore, nelle acque gelide dell’Egeo, trascinando verso la Grecia un barcone con a bordo diciassette profughi scappati dalla guerra (ne avevamo scritto qui)

Mediterraneo · A bordo delle navi umanitarie
di Caterina Bonvicini
Con un saggio e le fotografie di Valerio Nicolosi
Einaudi
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Cosa si prova a salvare vite nel Mediterraneo? Per capirlo puoi solo salire a bordo. Caterina Bonvicini e il fotoreporter Valerio Nicolosi sulle navi umanitarie ci sono saliti, navigando per settimane e settimane, gomito a gomito con l’equipaggio. Sono stati ore a scrutare l’orizzonte, con l’ansia che conosce solo chi ha paura di scambiare un’onda per un gommone. Sono scesi a pelo d’acqua sul rhib e hanno partecipato ai salvataggi. Hanno sentito quanto valgono il sorriso di un bambino e l’abbraccio di una donna quando si rendono conto di essere finalmente in salvo. E in queste pagine ci raccontano, con parole e immagini, le storie di chi ha deciso di inventarsi un’altra Storia, diversa da quella che ci vuole tutti cinici e indifferenti. Soccorritrici e soccorritori, spesso giovanissimi, che hanno scelto di trovare la propria ragione di vita in un mare sterminato.
«Nel Mediterraneo la vita la cerchi, la perdi o la trovi, e questa riduzione all’essenziale è potentissima. Senza orpelli, senza scappatoie, ti lascia a nudo confronto con una nuda alternativa, ti spoglia come l’acqua. Ma la chiave per capirlo non è il sentimento della morte. È il sentimento della vita». In questi anni, le navi delle Ong che soccorrono i migranti sono state al centro di polemiche e narrazioni ostili. Ma pochi conoscono quello che succede davvero a bordo».

Come stelle nel cielo
di Victoria Jamieson e Omar Mohamed
Con il sostegno di Amnesty Italia
Il Castoro
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Un fumetto dagli 11 anni di una grandissima autrice americana. Un graphic novel premiato, best seller del New York Times, Libro dell’anno per Time e moltissimi altri riconoscimenti e recensioni stellate.
È una storia vera, autobiografica, che racconta la vita di due fratelli in un campo profughi. Esperienza diretta di vita di Omar, che da bambino si è ritrovato da solo a occuparsi del fratellino disabile in un campo profughi in Kenya. Nella storia vera e di fiction a Omar, dopo alcuni anni, viene data l’opportunità di andare a scuola. E lui capisce che quella è la svolta, è una opportunità di trasformazione del loro presente e del loro futuro. E così è stato. É un fumetto bellissimo, intenso e anche divertente che ribalta molti degli stereotipi legati a questo tema, restituendo la quotidianità di un ragazzino all’interno di un campo profughi. E lo fa con un fumetto, strumento potentissimo di narrazione capace di arrivare ai ragazzini di oggi e in modo autentico e diretto.
Omar Mohamed è cresciuto nel campo profughi di Dadaab. Ora vive a Lancaster, in Pennsylvania, ed è il fondatore di Refugee Strong, un’organizzazione senza scopo di lucro che aiuta gli studenti che vivono nei campi profughi. Come stelle nel cielo è ispirato alla sua infanzia.

Il gioco sporco · L’uso dei migranti come arma impropria
di Valerio Nicolosi
Rizzoli
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Giornalista, regista e fotografo, Valerio Nicolosi si occupa di tematiche sociali, rotte migratorie e Medio Oriente. Dalla frontiera tra Polonia e Bielorussia dove i migranti sono usati per fare pressioni sul governo di Varsavia fino alle rotte balcaniche dove ogni giorno si tenta “Il game”, la lotteria per l’Europa. Questo libro è un’inchiesta sui veri interessi che controllano le aperture e le chiusure delle frontiere. Attraverso le sue foto e il suo racconto sul campo, Nicolosi denuncia le violenze dei regimi autoritari e le ipocrisie di governi conniventi, e soprattutto apre uno squarcio sui limiti dell’Occidente e sull’uso dei migranti come arma impropria delle guerre. Dalle coste dell’isola di Lesbo a Trieste, da Mariupol a Cracovia, dalla Turchia alla Libia, dai Balcani alla Sicilia, le vite di persone disperate – pronte a rischiare tutto pur di avere anche solo l’occasione di un futuro decente – vengono usate ogni giorno come mezzo di pressione geopolitica o di vero e proprio attacco non convenzionale. Così, chi scappa dall’inferno finisce per ritrovarsi in Paesi con situazioni politiche e sociali delicate, dove l’odio xenofobo esplode in vere e proprie battute di «caccia al migrante».
La Rotta Balcanica è un podcast di Chora Media scritto da Valerio Nicolosi e basato sul libro “Il gioco sporco”. Si ascolta qui

Il Signor Conchiglia
Di Gianluca Caporaso
Con una postfazione di Annalisa Cuzzocrea, vice direttrice de La Stampa
Salani
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«La mattina del 3 settembre 2015, su una spiaggia turca nei pressi di Bodrum, il mare depositò il corpo di un bambino che si chiamava Alan Kurdi. Aveva tre anni ed era naufragato mentre era in viaggio con la sua famiglia. Cercavano un posto nel mondo che potesse diventare la loro nuova casa. Di quel corpo poggiato sul bagnasciuga la giornalista turca Nilufer Demir scattò una fotografia che è entrata nella vita di tutti noi. Gianluca Caporaso, con la sua grazia ha trasformato Alan in un personaggio immortale, mitologico, che viaggia per terre lontane e abissi incantati.

Una vita vale tutto
di Gherardo Colombo e Liliana Segre
I proventi saranno interamente devoluti all’Associazione ResQ – People Saving People
Garzanti
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Di solito il libro apre le menti, qualche volta cerca di aprire i confini, per permettere a chi fugge di avere speranza. Salvare una vita per salvare il mondo intero. Un concetto semplice, ma al contempo dal potere fortissimo. Perché a volte bastano un gesto o uno sguardo per aiutare una persona – un piccolo passo verso qualcosa di più grande. Tredici scrittori si confrontano con queste parole, le fanno loro, le immergono in contesti, esperienze e vite diverse. Prendono l’idea del salvataggio e la trasformano in racconti, personaggi, saggi, dialoghi, interviste.
Con contributi di Alessandro Bergonzoni, Andrea Vitali, Vito Mancuso, Cristina Caboni, Antonella Frontani, Nicola Gardini, Enrico Galiano, Alice Basso, Silvia Celani, Anna Dalton, Valeria Usala.

Naufraghi senza volto
Dare un nome alle vittime del Mediterraneo

Di Cristina Cattaneo
Raffaello Cortina Editore
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L’emergenza umanitaria di migranti che attraversano il Mediterraneo ha restituito alle spiagge europee decine di migliaia di cadaveri, oltre la metà dei quali non sono mai stati identificati. Sono i corpi delle vittime del Mediterraneo, morti nel tentativo di arrivare nel nostro paese su barconi fatiscenti, che raccontano di come si può “morire di speranza”. A molte di queste vittime è stata negata anche l’identità.Questo libro del 2018 racconta, attraverso il vissuto di Cristina Cattaneo, medico Legale all’Università degli Studi di Milano e direttore del Labanof, il Laboratorio di antropologia e odontologia forense, il tentativo di un paese di dare un nome a queste vittime dimenticate da tutti, e come questi corpi, più eloquenti dei vivi, testimonino la violenza e la disperazione del nostro tempo.
L’esigenza di identificare i morti è antica quanto il mondo, e la forza gentile del suo lavoro ha offerto un modello che l’Europa intende importare. Lo abbiamo raccontato in questa intervista: "Troppi migranti morti senza nome. L’Europa si impegni per identificarli"-
Il 3 ottobre 2013, più di 360 persone morirono a largo di Lampedusa. Da questa tragedia ha origine il libro e la costituzione del Comitato tre ottobre

L'isola dove non si nasce. Lampedusa tra esperienze procreative, genere e migrazioni
di Chiara Quagliariello
Unicopli, 2021
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Il libro metto a fuoco il tema della genitorialità nell’ottica della migrazione: le mamme migranti vivono in una situazione di doppia vulnerabilità, dovuta alle difficoltà pratiche che si aggiungono alla fragilità psicologica conseguente alla mancanza della condivisione, del sostegno al ruolo che queste donne abitualmente hanno nei loro contesti di origine; se in più aggiungiamo la mancanza della padronanza della lingua e della conoscenza del complesso sistema di regole che vigono nel paese ospitante, dubbi e paure non possono che acuirsi. Talvolta, inoltre, le gravidanze sono frutto di stupri.
L’antropologa Chiara Quagliariello, a partire da un lavoro di ricerca sul campo, analizza il tema della nascita e le numerose complessità del diventare madre in uno dei territori ultra-periferici d'Italia, ed oggi corrispondente ad una delle frontiere meridionali d'Europa: l'isola di Lampedusa. Nella prima parte del libro si esaminano le caratteristiche delle esperienze di gravidanza, parto e post-parto tra diverse generazioni di donne dell'isola. La seconda parte del libro si concentra, invece, sui vissuti di donne migranti di origine sub-sahariana accolte in stato di gravidanza a Lampedusa.

Eccezionalmente, segnaliamo anche un film

E’ ancora disponibile su NetflixLe nuotatrici”, dedicato al viaggio per mare di due ragazze siriane, Yusra Mardini, e sua sorella Sarah, che, nel 2015, nuotarono per ore, nelle acque gelide dell’Egeo, trascinando verso la Grecia un barcone con a bordo diciassette profughi scappati dalla guerra. Yusra è diventata un simbolo è un modello di resilienza e di determinazione. Ha partecipato all'assemblea delle Nazioni Unite con lo scopo di invocare migliori condizioni per i rifugiati, è stata nominata ambasciatrice di buona volontà dell'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) dal 2017 – e ha pubblicato un libro, Butterfly (nel 2019, Giunti editore) che narra la sua storia, a cui è stato poi ispirato il film.
Lo abbiamo raccontato qui


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