Welfare & Lavoro

Cari genitori, non rassegnamoci

Anffas compie 65 anni e celebra la Giornata Nazionale sulle disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo. Con Roberto Speziale, presidente nazionale, facciamo il punto su quanto l’inclusione delle persone con disabilità sia ancora oggi una sfida e non un traguardo raggiunto

di Sara De Carli

Il 28 marzo 1958 a Roma nasceva Anffas. Sono passati 65 anni e proprio oggi, 28 marzo 2023, Anffas festeggia questo “compleanno” celebrando la sedicesima Giornata Nazionale sulle disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo, con una maratona online in diretta dalla pagina Facebook di @AnffasNazionale fino alle 18, nel corso del quale troveranno spazio le testimonianze delle realtà associative Anffas che hanno dato vita o stanno per attivare progetti innovativi ed inclusivi, per oltre 50 buone pratiche.

Abbiamo invitato Roberto Speziale, presidente nazionale di Anffas, per ripercorrere questi 65 anni e soprattutto per fare il punto su quanto l’inclusione delle persone con disabilità – in particolare quelle con una disabilità intellettiva – sia ancora oggi una sfida e non un traguardo raggiunto. «Non rassegnarsi» è il suo messaggio: come non si è rassegnata 65 anni fa Maria Luisa Menegotto, che insieme agli altri genitori fondò Anffas così ancora oggi i genitori e le persone con disabilità non possono rassegnarsi. Non possono rassegnarsi a servizi e sostegni ancora non inclusivi, disegnati a priori e senza tenere conto dei bisogni e dei desideri della singola persona; non possono rassegnarsi alla troppa distanza che esiste tra l'esigibilità dei diritti e la vita reale; non possono rassegnarsi alle troppe discriminazioni che quotidianamente di verificano, tanto comuni da non essere nemmeno percepite come tali.

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