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In Quirinale la consegna delle onorificenze all’Ordine del Merito

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, questa mattina ha insignito "motu proprio" 29 cittadini italiani del titolo di Ufficiale, Cavaliere o Commendatore. Tra loro anche quattro nomi ben noti del Terzo settore e del sociale, che danno grande lustro al nostro Paese: Roberta Macrì, Alberto Maria Antonio Bonfanti, Ugo Bressanello, don Giacomo Panizza

di Redazione

Roberta Macrì, Alberto Maria Antonio Bonfanti, Ugo Bressanello, don Giacomo Panizza. Eccoli, in ordine di premiazione, i pilastri del Terzo settore italiano che oggi sono stati insigniti dal presidente Sergio Mattarella delle onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, conferite motu proprio il 25 febbraio scorso a cittadini che si sono distinti per un’imprenditoria etica, per l’impegno a favore dei detenuti, per la solidarietà, il volontariato, attività in favore dell’inclusione sociale, della legalità, del diritto alla salute e per atti di eroismo.

Roberta Macrì ha ricevuto il titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito “per l’impegno nell’affrontare la sua disabilità attraverso lo sport e partecipando ad incontri per trovare soluzioni per abbattere le barriere architettoniche nei territori comunali”. Alberto Maria Antonio Bonfanti, invece, è stato insignito del titolo di Ufficiale dell’Ordine al Merito “per il costante impegno profuso nell’accompagnare i ragazzi nello studio attraverso una rete di volontari composta da insegnanti, anche in pensione, e giovani universitari”. Lo stesso riconoscimento è stato assegnato a Ugo Bressanello, “per aver modificato la sua vita professionale e non solo, creando e dedicandosi a realtà che accolgono e assistono bambini, ragazzi e mamme in situazioni di grave difficoltà”, mentre don Giacomo Panizza da oggi può fregiarsi (ma non lo farà, se lo conosciamo bene) del titolo di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, “per l’impegno, di tutta una vita, a favore dell’inclusione sociale attraverso una rete di volontariato che si occupa di individuare percorsi di recupero per persone in grave difficoltà”.

Una qualificata rappresentanza di un vasto mondo che, in Italia, muove milioni di volontari e di persone che si dedicano a vario titolo al sociale, in tutte le sue complesse e variegate sfaccettature. Donne e uomini di cui il nostro Paese può vantarsi, per l’infaticabile e quotidiano lavoro a favore degli altri.


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