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Ucraina, una vittima di mine o ordigni inesplosi su 8 è un bambino

«Dopo più di 13 mesi di guerra su vasta scala, il numero confermato di bambini uccisi in Ucraina ha superato i 500 e 991 sono quelli feriti a causa dell’escalation del conflitto, la maggior parte dei quali ha dai 12 anni in su, ma si teme che i numeri reali siano significativamente più alti», denuncia Save the Children

di Redazione

Dopo più di 13 mesi di guerra su vasta scala, il numero confermato di bambini uccisi in Ucraina ha superato i 500. Alla data del 2 aprile, almeno 501 bambini sono stati uccisi e 991 feriti a causa dell’escalation del conflitto, la maggior parte dei quali ha dai 12 anni in su, ma si teme che i numeri reali siano significativamente più alti. Basti pensare che 1 civile su 8 ucciso o ferito da mine antiuomo e ordigni inesplosi è un bambino. È Save the Children a sottolineare queste tragiche cifre in occasione della Giornata internazionale per la consapevolezza e l'assistenza nelle azioni antimine.

Dal febbraio 2022 in Ucraina, è stato ucciso almeno un bambino al giorno, secondo l'analisi di Save the Children su dati verificati delle Nazioni Unite. Gli incidenti a causa delle mine, che ora vengono segnalati quotidianamente, hanno causato 126 vittime nell'ultimo mese e mezzo, ovvero una media di 3 civili uccisi o feriti al giorno da residui bellici esplosivi. Dall'escalation del conflitto nel febbraio dello scorso anno, le vittime causate dai residui bellici sono state 758, quasi il 12% sono bambini. Ogni giorno in Ucraina, bambine e bambini corrono un rischio crescente di calpestare una mina antiuomo o di raccogliere parte di una munizione, e quindi di subire ferite mortali o di venire uccisi. Prima che scoppiasse la guerra, l'Ucraina era già uno dei paesi più minati al mondo. Da allora, i terreni contaminati da mine sono aumentati di dieci volte, occupando il 30% del Paese, circa 180 chilometri quadrati, un'area grande il doppio del Portogallo o uguale allo stato della Florida negli Stati Uniti.

A questo si aggiungono le armi esplosive ad ampio raggio, altra causa predominante delle vittime tra i bambini in Ucraina. Nel primo anno di guerra su vasta scala, 404 bambini sono stati uccisi da bombardamenti, missili e attacchi di droni e altri 850 sono rimasti feriti. La maggior parte delle vittime si è verificata nelle regioni di Kharkiv e Donetsk, dove i combattimenti sono in corso dallo scorso febbraio.

Nei centri urbani nell'est e nel sud del paese continuano i combattimenti e i bombardamenti. Molti ragazzi e ragazze sono costretti ancora a rifugiarsi negli scantinati degli edifici residenziali sotto attacco. Secondo Save the Children, solo lo scorso anno, i bambini in Ucraina sono stati costretti a trascorrere in media più di 900 ore (38,3 giorni) in bunker sotterranei.

«Mezzo migliaio di bambini uccisi è l’ennesimo tragico traguardo raggiunto in questa guerra. 500 in più di quanti dovrebbero essere. Ogni giorno in Ucraina, ragazze e ragazzi innocenti vengono ancora feriti o uccisi. Un Paese dove la violenza, che comprende l'uso di armi esplosive nelle aree urbane, incombe all'orizzonte. La conseguenza è che, durante il primo anno di guerra rispetto ai precedenti otto anni di conflitto nell'est del paese, le vittime tra i bambini sono state tre volte più alte rispetto alle altre. Ma i bambini in Ucraina hanno anche sperimentato un immenso disagio psicologico a causa della violenza e dell'instabilità: molti sono stati separati dai loro genitori o hanno visto i loro cari uccisi o feriti», ha dichiarato Sonia Khush, Direttrice di Save the Children in Ucraina. «Inoltre, con l'avvicinarsi della primavera in Ucraina, è sconcertante che i bambini che dovrebbero giocare e socializzare in sicurezza all'aperto siano esposti a questa costante minaccia. Che si tratti di una munizione inesplosa che potrebbero raccogliere per divertirsi, o di una mina che esplode sotto i loro piedi, i bambini ucraini stanno subendo ferite permanenti o la morte. Le mine antiuomo non fanno differenze tra un bambino e un soldato: il loro uso viola il diritto internazionale, rappresenta un grave rischio per i bambini e inoltre ostacola la capacità di trasportare gli aiuti umanitari dove sono più necessari. Il mondo deve agire ora e fare tutto il necessario per proteggere gli esseri umani più vulnerabili», ha proseguito Sonia Khush.

Il 29 marzo, un ragazzo di 16 anni sarebbe tra le 4 vittime di un’auto che è saltata su di una mina in una strada di campagna sterrata nella regione di Kharkiv. Lo stesso è accaduto alla famiglia di Ihor* mentre stavano andando a prendere l'acqua da un pozzo locale. Una mina è esplosa sotto una delle ruote. Fortunatamente, la famiglia è sopravvissuta. «Eravamo già andati al pozzo, avevamo preso l'acqua ed eravamo saliti in macchina e in qualche modo abbiamo trovato una mina. Non è stato chiaro dove. Ogni volta che usciamo, guardiamo per terra. Non si può più camminare lungo i sentieri, non si possono raccogliere bacche o funghi. Tutte le foreste e i campi intorno sono completamente disseminati di esplosivi. Volava e cadeva ogni tipo di proiettile. Per questo, camminiamo solo lungo strade che gli sminatori hanno già esaminato più di una volta», racconta Tamara* la madre di Ihor*.

Questo è anche il caso di Veronika*, 8 anni, il cui padre ha perso una gamba dopo aver calpestato una mina che era caduta nel loro giardino: «Mi piace giocare all'aperto e andare in bicicletta, ma posso farlo solo per strada quando sono con i miei genitori. Stanno sempre con me e guardano dove vado». La madre di Veronika* dice che ogni famiglia intorno alla loro città natale è stata colpita da esplosivi.

La primavera sta arrivando, la neve si scioglie e le piogge faranno emergere mine sepolte e frammenti di proiettili e di artiglieria inesplosi. Questo paesaggio letale si rivelerà altamente pericoloso per le bambine e i bambini, che trascorreranno più tempo all'aria aperta. A febbraio, 8 adolescenti sono rimasti feriti dopo che un sedicenne aveva giocato con una mina alla fermata dell'autobus a Izyum. Per educare i bambini ai rischi degli esplosivi, Save the Children distribuisce opuscoli informativi sulle mine e organizza sessioni di sensibilizzazione nelle scuole di tutta l'Ucraina.

«Prima di tutto, dobbiamo comunicare ai bambini che non esistono oggetti esplosivi sicuri. Sono tutti pericolosi, è vietato avvicinarsi, toccarli. Insegniamo ai bambini come riconoscere un'area contaminata o un esplosivo solitario e cosa fare quando vengono individuati», afferma Yevhen, l'istruttore dell'Associazione degli sminatori ucraini. «È molto importante che i bambini vivano a lungo e felici e non si espongano al pericolo», conclude.

Olha*, 16 anni, studentessa della regione di Kiev, racconta: «Vivremo con questo problema contaminazione da mine e ordigni inesplosi per molto tempo. E ogni persona che ora vive da queste parti dovrebbe capire che è molto pericoloso e dovrebbe conoscere le regole che possono salvargli la vita». La terra contaminata da mine antiuomo, rende anche difficile spostare le forniture umanitarie per portarle alle famiglie che ne hanno più bisogno e impedisce alle persone di fuggire a piedi quando i combattimenti si intensificano. Secondo il Mine Action Group delle Nazioni Unite, oltre 10 milioni di persone in Ucraina hanno bisogno di aiuto sulla contaminazione delle mine, come sgomberi e sostegno alle vittime.

Save the Children chiede a tutte le parti di rispettare gli obblighi previsti dal diritto internazionale umanitario e dai diritti umani e garantire che la popolazione civile e i posti frequentati dai civili, in particolare quelli frequentati da bambini, come case, scuole e ospedali, siano protetti dagli attacchi. Inoltre, l’Organizzazione invita tutte le parti ad astenersi dall'uso di armi esplosive in aree densamente popolate e invita a fare il punto sull'impatto della pianificazione e condotta delle attività militari sulla popolazione civile. Le mine e altri ordigni esplosivi rappresentano un grave rischio per bambine e bambini e ostacolano le possibilità di sviluppo delle aree colpite da questi ordigni.

In Ucraina, Save the Children e i partner locali stanno fornendo alloggi, cibo, denaro, carburante, supporto psicologico e kit igienici e per i neonati, alle famiglie sfollate. L’Organizzazione opera in Ucraina dal 2014, fornendo aiuti umanitari ai bambini e alle loro famiglie. Ora sostiene le famiglie di rifugiati in tutta Europa e aiuta i bambini ad accedere all'istruzione e ad altri servizi essenziali. Con la petizione “I bambini in guerra sono sotto attacco. Puniamo i crimini commessi contro di loro”, l’Organizzazione chiede al Governo italiano di ascoltare seriamente i bambini vittime di reati gravi nei processi legali, di ampliare la giurisdizione universale per consentire di perseguire i responsabili di gravi violazioni dei loro diritti in qualsiasi parte del mondo, di documentare i crimini contro i minori e stanziare risorse per rafforzare i meccanismi esistenti.

Credit Foto agenzia sintesi


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