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Ambiente, allarme Wwf: «Crescono i pesticidi»

Il Fondo per l'ambiente rilancia l'allerta: in Italia venduti 125 milioni di chilogrammi di sostanze chimiche per l’agricoltura, 5,2 kg/ettaro. E l'Oms richiama tutti sui danni: 85 milioni di casi di avvelenamento da pesticidi e 258.000 decessi ogni anno in tutto il mondo

di Barbara Marini

Se urlassimo che desideriamo la salute per tutti, nessuno sarebbe contrario a questo auspicio. Ma se dovessimo chiedere, per ottenerla, di abbandonare definitivamente i pesticidi, quante scuse o necessità si accamperebbero nei giardini dell’ipocrisia? Malgrado l’ecologismo imperante, l’uso dei pesticidi è infatti raddoppiato, sì raddoppiato! E l’Italia è il secondo paese europeo a guadagnarci: venduti 125 milioni di chilogrammi di sostanze chimiche per l’agricoltura, 5,2 kg/ettaro (dati Eurostat). Una vera e propria «economia di veleni legalizzati», dice il Wwf nella Giornata odierna che celebra la salute nel mondo.

il Wwf in occasione della Giornata mondiale della Salute, rilancia l’Atlante dei pesticidi, da poco pubblicato con la Coalizione Cambiamo Agricoltura. il report conferma «la pervasività di queste sostanze in tutte le matrici ambientali, acqua, aria e suolo e i conseguenti effetti negativi sulla salute delle persone». Inoltre, questo studio informa dettagliatamente, riguardo il ruolo significativo che queste sostanze hanno nel determinare il declino della biodiversità, in particolare per gli insetti impollinatori come le api. Ma quello su cui ancora non riflette abbastanza è anche il nesso tra l’uso dei pesticidi e la salute umana.

L'Oms fa la conta dei danni. E delle vittime

Oggi, Giornata Mondiale della Salute. L’Organizzazione Mondiale della Sanità-Oms, stima oltre 385 milioni di casi di avvelenamento da pesticidi e 258.000 decessi ogni anno in tutto il mondo. Ecco, ripetiamo: l’Italia è la seconda in Europa a guadagnare sui pesticidi. Un primato davvero deludente. Non solo per l'avvelenamento acuto, ma anche l'esposizione cronica a basse dosi di pesticidi (per esempio attraverso il consumo di alimenti, acqua, aria che ne contengono i residui), comporta un incremento del rischio di patologie cronico-degenerative quali cancro, diabete, disfunzioni respiratorie, neurologiche, cardiovascolari, immunitarie, riproduttive e metaboliche. Ancora più nociva per la nostra salute è la presenza del multi-residuo, più sostanze chimiche che prese singolarmente, rientrano nei parametri di Legge, ma insieme determinano un “effetto cocktail” ancora largamente sconosciuto, ma potenzialmente molto più pericoloso”. Donne e bambini sono i soggetti più sensibili e più a rischio: nelle donne sono più numerosi i tessuti sensibili agli ormoni che le rendono più vulnerabili ai pesticidi.

Pesticida? No, biocida

C'è un legame evidente fra il cancro della mammella e l’esposizione ad alcune tipologie di pesticidi, che sono agenti iniziatori e promotori di tale malattia. I pesticidi sono legati anche all'endometriosi, una condizione dolorosa che può causare l'infertilità e può rappresentare un rischio significativo per la salute riproduttiva delle donne e per il feto. I pesticidi possono anche passare dalla madre al feto e ai neonati durante l'allattamento, compromettendo la salute del nascituro non solo nell’infanzia, ma anche nella vita adulta e comportando un aumento, in particolare, del rischio di tumori cerebrali e di alterazioni neurologiche e di sviluppo, che possono causare deficit cognitivi, comportamentali e di crescita. Anche gli studi nel campo dell'epigenetica mostrano che l'esposizione ai pesticidi può influire sull'attività dei geni, sui caratteri fisiologici ereditari e sullo sviluppo di malformazioni congenite.

Eva Alessi, responsabile Sostenibilità del Wwf Italia: «I singoli pesticidi vengono spesso diffusi nell’ambiente contemporaneamente a tanti altri e ad altre sostanze, creando di fatto dei cocktail chimici che possono amplificare esponenzialmente gli effetti sulla nostra salute e su quella delle altre specie». Per il Wwf l'unica soluzione per la salute di ogni creatura è l’agricoltura biologica.


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