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Artivisti e prevenzione delle atrocità: al via il primo bando annuale

È un’iniziativa di Global Campus of Human Rights (GC), di Auschwitz Institute per la prevenzione del genocidio e delle atrocità di massa (AIPG), in collaborazione con l'Institute for Genocide and Mass Atrocity Prevention (I-GMAP) della Binghamton University di New York. Il bando è aperto fino al 25 aprile. L’artivista (artista attivista) selezionato beneficerà di un programma di residenza stipendiato della durata di un anno

di Cristina Barbetta

Il Global Campus of Human Rights (GC) e l'Auschwitz Institute per la prevenzione del genocidio e delle atrocità di massa (AIPG), in collaborazione con l'Institute for Genocide and Mass Atrocity Prevention (I-GMAP) della Binghamton University di New York, hanno lanciato la prima edizione del Bando Annuale “Artivisti impegnati nella prevenzione delle atrocità e nella tutela dei diritti umani”.
Il bando è aperto fino al 25 aprile.

Lo scopo del premio è riconoscere il lavoro degli artivistii (artisti attivisti), evidenziando i modi originali in cui rispondono con la loro creatività alla violenza basata sull'identità su larga scala e alle atrocità di massa in diversi contesti di conflitto e regioni geografiche in tutto il mondo.

Il concetto di "Arte come prevenzione delle atrocità" è legato al ruolo delle arti nel mitigare i fattori di rischio associati al genocidio, ad altre atrocità di massa e alla violenza basata sull'identità, nonché al loro uso come potente strumento per contribuire alla trasformazione delle società post-atrocità. Le istituzioni promotrici intendono la prevenzione delle atrocità in senso ampio.

Gli interventi artistici possono essere considerati preventivi quando contribuiscono a migliorare i diritti umani di gruppi di persone che sono state emarginate; quando richiamano l'attenzione sulla violenza o sulla discriminazione nei confronti di gruppi di persone; quando chiedono giustizia per le passate violazioni dei diritti umani; e quando descrivono visioni per un futuro diverso in cui è meno probabile che si verifichi la violenza basata sull'identità.

Questo bando evidenzia il modo in cui gli artivisti di tutto il mondo stanno lavorando direttamente per mitigare i fattori di rischio delle atrocità, nonché l'importanza dell'arte come strumento efficace nei processi di guarigione, riconciliazione e riparazione. Il bando incoraggia gli artisti impegnati a riflettere sul loro ruolo nella prevenzione della violenza basata sull'identità e nella promozione dei diritti umani attraverso l’azione, scegliendo una questione che rientri nell’ambito dei diritti umani e utilizzando l'arte come strumento per una comunicazione efficace

Lo scopo del bando è rafforzare il ruolo fondamentale delle arti nella prevenzione della violenza sistematica, dimostrando come l'arte possa essere utilizzata come strumento di base per affrontare la violenza politica e le violazioni dei diritti umani e per promuovere la costruzione della pace, la giustizia trnasizionale e le azioni di prevenzione.

Il premio sarà assegnato a un artivista selezionato per sostenere il suo lavoro relativo al tema del genocidio e della prevenzione delle atrocità di massa, in senso lato.

L’artivista selezionato beneficerà di un programma di residenza della durata di un anno, durante il quale le istituzioni sponsor metteranno a disposizione le seguenti risorse:

Un programma di residenza da metà agosto a metà dicembre 2023 presso la sede del Global Campus of Human Rights a Venezia, con uno stipendio di 12.000 euro per sostenere vitto e alloggio, spazio di lavoro e qualsiasi altra esigenza, e la possibilità di partecipare attivamente alle attività educative del Global Campus durante questo periodo;

Un programma di residenza da gennaio 2024 a maggio 2024 presso l'Istituto per la prevenzione del genocidio e delle atrocità di massa della Binghamton University di New York, con uno stipendio di 22.000 dollari per sostenere l'alloggio, uno spazio di lavoro, altre necessità, e la possibilità di partecipare alle lezioni attinenti alle tematiche degli artivisti;

I costi associati a un viaggio da e per Venezia, un viaggio da e per Binghamton e un viaggio da e per uno degli uffici dell’Auschwitz Institute, e relativi visti (se necessario e separatamente); e una visita di una settimana a uno degli uffici dell’ Auschwitz Institute per la prevenzione del genocidio e delle atrocità di massa a New York (USA), Buenos Aires (Argentina), Kampala (Uganda), Bucarest (Romania) o Oświęcim (Polonia).

L'artivista selezionato sarà premiato nel corso della cerimonia del Global Campus Europe/EMA alla Scuola Grande di San Rocco a Venezia, a fine settembre 2023, dove i precedenti lavori selezionati dell'artivista saranno fotografati ed esposti.

In seguito ai due programmi di residenza, le tre istituzioni offriranno all'artivista un certificato congiunto attestante il completamento di un unico periodo di ricerca in visita artistica.

Foto: Immmagini dalla mostra Artivism


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