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Sostenibilità sociale e ambientale

Hackathon for impact, per la generazione Z la sostenibilità è uno stile di vita

Premiati i vincitori della prima edizione della maratona creativa organizzata nell’ambito del Giro d’Italia della Csr 2023 che ha visto coinvolti studenti universitari e giovani lavoratori di Udine, Napoli e Bologna, che hanno proposto dei progetti innovativi per creare soluzioni di economia circolare

di Redazione

I risultati del primo Hackathon for Impact la maratona creativa che ha permesso a studenti universitari e giovani lavoratori di Udine, Napoli e Bologna di creare progetti innovativi per proporre soluzioni di economia circolare – parlano chiaro: per la generazione Z la sostenibilità è uno stile di vita che si riflette nelle abitudini quotidiane: dalla scelta consapevole dei prodotti alle abitudini antispreco in viaggio, fino alle challenge per condividere buone pratiche sociali e ambientali.

L’iniziativa, organizzata nell’ambito del Giro d’Italia della CSR 2023 e realizzata con il supporto del Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio – Ciai, da sempre in prima linea nei progetti di sostenibilità ambientale e di responsabilità circolare, ha coinvolto 3 città, 46 partecipanti, 20 giurati, 10 testimoni e 9 facilitatori con l’obiettivo di incoraggiare le piccole e medie imprese, ma anche altre organizzazioni, ad agire facendosi ispirare dai tre principi cardine del «pensare circolare»: ridurre, riusare, riciclare. Secondo lo studio «Circular Economy Report 2022» a cura dell'osservatorio Energy&Strategy della School of management del Politecnico di Milano, infatti, i dati sono in crescita ma solo il 57% delle aziende italiane ha adottato almeno una pratica legata all’economia circolare. Da qui la scelta della sfida, rivolta ai giovani in quanto primo motore del cambiamento. I partecipanti si sono sfidati a suon di idee e creatività, con il cronometro alla mano, per progettare e prototipare la loro soluzione per rispondere alla richiesta lanciata dal Salone utilizzando la metodologia di Big Bloom, associazione francese che organizza da anni hackathon solidali. «La metodologia Big Bloomè basata sul Design Thinking», spiega Laura Montagna, direttrice Big Bloom Italia «e permette di generare delle idee concrete e implementabili per accelerare le innovazioni sociali ed offrire ai partecipanti un'esperienza formativa che aiuta a sviluppare soft skills: ascolto attivo, creatività, lavoro in gruppo e comunicazione. Il motto di Big Bloom è Learning better by doing good. I partecipanti hanno lavorato tutta la giornata con passione ed entusiasmo seguendo le 4 fasi della metodologia: l’empatia, raccogliendo interviste agli stakeholders per comprenderne i bisogni; l’ideazione con la proposta di numerose idee creative e la scelta di quella migliore da sviluppare; la prototipazione con la costruzione di un progetto concreto, integrando budget e piano di sviluppo. Ogni squadra ha infine presentato il proprio progetto durante la fase dei pitch in 5 minuti».

Il primo Hackathon si è svolto a Udine il 9 marzo 2023, organizzato in collaborazione con Animaimpresa. A vincere è stato il progetto «RaccontaCi»: un QRcode che consente di accedere a un video di pochi secondi, realizzato dalle aziende in collaborazione con una scuola del territorio, che racconta la storia della vita di un prodotto nato dal riciclo. Come per esempio quella di una borsa realizzata con una vela non più utilizzabile. Tutti i prodotti scelti sono realizzati da piccole e medie imprese locali, e per raccontarne la storia ognuno è abbinato ad una scuola friulana: in questo modo, oltre a rispondere alle esigenze di trasparenza e sensibilizzazione dei consumatori, si innesca un circolo virtuoso di cultura e formazione nelle generazioni ancora più giovani. Perché i bambini di oggi, la cosiddetta Generazione Alfa nata dopo il 2010, saranno gli adulti consapevoli di domani.

L’hackathon di Napoli, il secondo dell’edizione inaugurale 2023, è stato disputato il 22 marzo e realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa e l’Università Parthenope. La squadra vincitrice ha realizzato l’app «GreenWin», grazie alla quale le aziende possono proporre ai propri clienti comportamenti sostenibili attraverso una serie di challenge che hanno anche l’obiettivo di sensibilizzare e fidelizzare i consumatori. Tra gli esempi proposti, all’insegna dell’inclusività ma anche del divertimento, c’è la sfida «Spesa pazza» riservata a chi utilizza contenitori portati da casa per la spesa alimentare, o la challenge «Ri-bici» che consente di raccogliere punti premio per ogni chilometro percorso pedalando. Tutto all’insegna del «Fare cose vecchie in modo nuovo».

L’ultimo hackathon, organizzato in collaborazione con Impronta Etica, si è spostato al Magazzini Generativi – Mug di Bologna, lo scorso 31 marzo. Il progetto scelto dalla giuria, composta anche in questo caso da docenti universitari e imprenditori del territorio, è stato «RE-Style»: un servizio di noleggio di abbigliamento e accessori per viaggiatori che vogliono viaggiare senza troppi bagagli, realizzato con un network di PMI locali impegnate a ridurre l’impatto ambientale. L’idea del progetto nasce dalle necessità pratiche di viaggio ben note alle giovani generazioni sempre in movimento: non programmare in anticipo il proprio outfit, non preoccuparsi di lavare e stirare durante e dopo il viaggio, non acquistare bagagli extra. A ciò si aggiunge la volontà di evitare l’acquisto di abiti «monouso» e di disincentivare il fast-fashion, ma soprattutto di promuovere realtà locali sostenibili. Nasce così un network virtuoso che si appoggia alle strutture alberghiere per la distribuzione dei capi a noleggio e coinvolge negozi, lavanderie, sartorie, per arrivare – questa l’ipotesi del team ideatore – a rispondere in sei anni alle esigenze di 190 mila «viaggiatori leggeri».

Le squadre che hanno vinto i tre Hackathon for Impact si sfideranno il 6 ottobre 2023 a Milano durante l’undicesima edizione nazionale de Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale, intitolata quest’anno «Abitare il cambiamento».


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