Sostenibilità sociale e ambientale

Accolto il ricorso Lav, salva per ora l’orsa Jj4

Battuto ancora una volta il presidente trentino Fugatti. Il Tar ha bloccato per la seconda volta esecuzione che era stata fissata dall’11 maggio, grazie all’alternativa proposta dalla Lega anti vivisezione: l’accoglienza del plantigrado in un rifugio individuato all’estero dagli animalisti

di Redazione

Con decisione di questa mattina – martedì 2 maggio -, il presidente del Tar di Trento ha sospeso il decreto – risalente al 27 aprile scorso – con il quale il presidente trentino Fugatti disponeva per la seconda volta in pochi giorni l’uccisione dell’orsa Jj4 con esecuzione fissata dall’11 maggio.

«Dopo che con i nostri precedenti ricorsi avevamo indicato la disponibilità offerta dai rifugi da noi individuati all’estero per l’accoglienza di Jj4, ai quali se ne sono aggiunti altri di loro iniziativa», dichiara Massimo Vitturi, responsabile Lav, Animali Selvatici «il Tar con il provvedimento odierno ha ribadito che la nostra proposta non è stata intaccata dalle argomentazioni di Fugatti ed è quindi del tutto praticabile, anche perché rispetta in pieno il parere di Ispra».

Emerge quindi che, come già fatto in passato dalla stessa Provincia di Trento per gli orsi Jurka, DJ3 e M57, anche Jj4 può essere salvata definitivamente e spostata in un rifugio in considerazione del fatto che se il Casteller non è oggi utilizzabile per la detenzione, la responsabilità è tutta della Provincia che a causa della sua gestione non è stata in grado di adeguare la struttura.

«Fugatti e la sua politica basata sulla legge del taglione e sulla vendetta personale, registra un’altra sconfitta su tutta la linea, ora prenda atto dell’insussistenza delle sue argomentazioni e provveda a trasferire Jj4 anche prima del 25 maggio – data della prossima riunione collegiale del Tar – in un luogo sicuro tra i tanti rifugi disponibili e sicuri» conclude la Lav.

In apertura photo by Ion Fet on Unsplash


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