Cooperazione & Relazioni internazionali

Donare qui per difendere gli elefanti in Africa

Campagna Wwf per difendere i grandi animali del Continente nero dal bracconaggio, prima causa del vertiginoso calo di esemplari, passati in secolo da 12 a 0,47 milioni. Ogni anno, infatti, i cacciatori di frodo abbattono, per recuperare l'avorio delle zanne, almeno un migliaio di animali. I fondi raccolti serviranno per azioni di studio e monitoraggio tramite foto trappole, analisi genetiche e tagging. Numero dedicato per sms e chiamate da fisso

di Barbara Marini

Sono solo 415mila, salviamoli! Parliamo degli elefanti d'Africa che, solo un secolo fa, erano 12 milioni. Da ieri e fino al 21 maggio, il Wwf ha lancaito la campagna “SOS elefante“, a cui si può aderire con un sms (donazione 2 euro) o chiamata da rete fissa (5 o 10 euro) al numero al 45594*.

La raccolta fondi mira a contrastare la piaga del bracconaggio e a creare un rifugio sicuro per la specie nel cuore dell’Africa col progetto “Una foresta per gli elefanti”.

Il motivo principale del declino di entrambe le specie – l’elefante di savana (Loxodonta africana) l’elefante di foresta (Loxodonta cyclotis) – è ancora, drammaticamente, la caccia di frodo: qgni anno vengono uccisi circa 20mila elefanti per il commercio illegale di avorio. Poi seguono le uccisioni generate dai conflitti tra i pachidermi e le comunità locali, conflitti in crescita a causa della deforestazione, della carenza di cibo o di acqua. In Kenya, proprio a motivo delle interferenze con le attività umane, ogni anno le autorità preposte alla tutela della fauna selvatica, sparano a 50-120 elefanti problematici, mentre tra il 2010 e il 2017 circa 200 persone sono morte in conflitti uomo-elefante.

Ma gli elefanti in verità hanno un ruolo cruciale nell’ecologia delle savane e delle foreste. In alcune foreste tropicali è possibile incontrare specie di alberi che riescono a riprodursi efficacemente soltanto se i semi sono stati digeriti dallo stomaco di un elefante: i succhi gastrici svolgono un’importante funzione di attivazione della germinazione; sono anche dei veri e propri “ingegneri” del loro habitat: aprono radure, camminamenti, determinano la distribuzione degli alberi e della vegetazione in generale, e creano habitat utili ad altre specie animali.

Il Wwf da più di 30 anni si occupa di programmi di conservazione nei Paesi in cui l’elefante di foresta è presente, con sedi operative in Camerun, Repubblica Centrafricana, Repubblica del Congo, Repubblica Democratica del Congo. Inoltre, si occupa da tempo della mitigazione dei conflitti con l’uomo, dello sviluppo del programma Zero Poaching, collabora al programma Traffic per ridurre il commercio di avorio, promuove il lavoro di sostegno alle comunità locali attraverso lo sviluppo di attività economiche sostenibili, l’educazione ambientale, l’assistenza medica e il sostegno alla scolarizzazione.

Il Progetto che si vuole sostenere, "Una foresta per gli elefanti" verrà realizzato nel territorio del Tridom (Gabon, Camerun, Repubblica del Congo), al cui interno si sviluppa il selvaggio e ricchissimo parco di Ntokou Pikounda, l’ultimo vero avamposto per la conservazione degli elefanti di foresta.

Il progetto comprende azioni di studio e monitoraggio tramite foto trappole, analisi genetiche e tagging, rafforzamento del sistema antibracconaggio – vera e propria piaga in quest’area (circa 1.000 elefanti uccisi ogni anno) – aumentando le risorse disponibili per gli uffici che lavorano sul campo, le tecnologie avanzate e la formazione delle guardie. Safe è un nuovo metodo di approccio che è stato studiato per il miglioramento della convivenza tra elefanti e comunità locali, che prevede cinque obiettivi da raggiungere: sicurezza per le persone; sicurezza per la fauna selvatica; protezione dei beni; protezione dell’habitat; monitoraggio efficace. Infine, contribuire alla gestione del Parco nazionale di Ntokou Pikoumba.

*l valore della donazione sarà di 2 euro per ciascun sms inviato da cellulari Wind Tre, Tim, Vodafone, Iliad, Poste Mobile, Coop Voce e Tiscali, oppure 5 euro o 10 euro da rete fissa Tim, Vodafone, Wind Tre, Fastweb, Tiscali e Geny Communication e, infine, 5 euro per le chiamate da rete fissa TWT, Convergenze e Poste Mobile.

La foto in apertura è di Loxodonta Africana © Shutterstock _ Lara Zanarini _ WWF-Sweden


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