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Per continuare a gustare il valore della vita, nasce SlaFood

Trenta chef a sostegno dei progetti di presa in carico nutrizionale dei Centri Clinici NeMO. Presentata l’associazione che vede la collaborazione tra l’associazione professionale cuochi italiani e i Centri clinici con l’obiettivo di proporre ricette gustose e appaganti per le persone con la Sclerosi laterale amiotrofica

di Antonietta Nembri

Unisce in un’unica parola il suo obiettivo: è l’associazione SlaFood che unisce il talento dei cuochi italiani per sostenere i progetti di presa in carico nutrizionale dei Centri clinici NeMo. Tra gli oltre trenta chef che hanno aderito Carlo Cracco e Roberto Valbuzzi. Nel corso della presentazione il presidente della neonata associazione, Davide Rafanelli, che convive con la malattia da quasi due anni ed è paziente del Centro NeMO di Milano, con l’amico fraterno Roberto Carcangiu, presidente Apci Chef, l’Associazione Professionale Cuochi Italiani, e vicepresidente di SlaFood hanno spiegato le ragioni di questo nuovo sodalizio che si inscrive nel solco della quindicinale esperienza clinica dei Centri NeMO.
«Sono convinto che la cucina sia prima di tutto un atto di attenzione nei confronti dell’altro e, l’attenzione, è in fondo un atto d’amore per questo ho risposto immediatamente alla chiamata dell’amico Davide», dichiara lo chef Roberto Carcangiu. «Quando la ricerca e il talento in cucina sono messi al servizio degli altri, non possono che far esprimere al meglio la nostra professionalità e la passione per il nostro lavoro».

L’idea di creare l’associazione nasce, infatti, da Davide Rafanelli, imprenditore che ha trascorso gli ultimi dieci anni in ambito food e progetti di inclusione sociale. Dopo la diagnosi di Sla, ha scelto di mettere le proprie competenze a disposizione per sostenere i progetti di cura mirati a conservare e custodire il valore dello stare a tavola e della qualità di vita, al di là della malattia. La disfagia impone enormi difficoltà nella deglutizione e nella gestione in bocca del cibo e di liquidi e colpisce molto spesso anche chi è costretto a convivere con una malattia neuromuscolare. Chi ne soffre ha spesso a che fare con piatti che non pongono attenzione al diritto di ciascuno di continuare a godere del piacere del gusto e del condividere il valore dello stare a tavola.

Il percorso di arrivare a fondare l’associazione SlaFood risale al 21 giugno 2022, data in cui si celebra in tutto il mondo lo SlaGlobal Day, la Giornata Mondiale sulla Sla.«Abbiamo voluto simbolicamente questa data perché il solstizio d’estate porta con sé un profondo sentimento di rinascita e, soprattutto, di speranza in un punto di svolta per la ricerca delle cause, dei trattamenti e delle cure efficaci per sconfiggere questa patologia», spiega Davide Rafanelli (nella foto), nato a Lanzo Torinese e brianzolo d’adozione.

A beneficiare dei progetti di SlaFood – ricorda una nota – sono i Centri Clinici NeMO, (Neuromuscular Omnicenter), il network nazionale specializzato nella cura e nella ricerca sulla Sla e le malattie neuromuscolari che ha come mission il miglioramento della qualità di vita. Da sempre i centri pongono attenzione anche alla sfera della nutrizione, che non solo risponde ai bisogni primari e di sicurezza per la salute della persona, ma anche al valore relazionale e di inclusione sociale dello stare a tavola. Il sodalizio consolidato con lo chef pluristellato Mauro Uliassi ne è una testimonianza concreta.

«I Centri NeMO si prendono in carico di tutta la famiglia che vive l'esperienza di malattia, dando risposte ai bisogni, trovando soluzioni per superare le difficoltà e per migliorare concretamente la qualità di vita di ogni suo componente», ha dichiarato Stefano Regondi, direttore generale dei Centri Clinici NeMO, che conclude: «In questo percorso, il tema della presa in carico nutrizionale è prioritario, con la presenza di un team dedicato, in grado di fornire i giusti strumenti per affrontare le problematiche tipiche delle nostre patologie, come la disfagia, la difficoltà nella masticazione ed il controllo del peso». Alla presentazione della nuova associazione anche Federica Cerri, medico neurologo, referente area Sla del Centro NeMO di Milano.

SlaFood nelle prossime settimane e mesi promuoverà eventi, cene e progetti specifici coinvolgendo chef, cuochi, maestri pizzaioli e aziende del settore food per raccogliere fondi a sostegno della presa in carico nutrizionale. Particolare attenzione sarà data alla valorizzazione dei piatti preparati con consistenze modificate, grazie alla supervisione scientifica del team dei Centri NeMO, per permettere a chi ha problemi di disfagia di poterli gustare in sicurezza e sensibilizzare tutti sull’importanza di questo tema. Clinici e ricercatori saranno al fianco in ogni iniziativa, aggiornando anche su quanto la ricerca sta compiendo e quanto c’è ancora da compiere.

In apertura i partecipanti all'evento di presentazione di SlaFood, da sx: Felix Lo Basso, Elio Sironi, Stefano Regondi, Christian Benvenuto, Fabio Zanetello, Davide Rafanelli, Stefano Callegaro, Roberto Valbuzzi e Federica Cerri – Foto da Ufficio stampa


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