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Economia & Impresa sociale 

È Goel Bio il nuovo curatore dell’azienda di Maria Chindamo

Un segnale importante nella lotta contro la ‘ndrangheta la decisione del Tribunale di Palmi di affidare le terre di Maria Chindamo, scomparsa nel nulla il 6 maggio del 2016, vittima di lupara bianca, a Goel Bio, filiera agroalimentare di Goel – Gruppo Cooperativo e di Comunità Progetto Sud. Un sit in pubblico davanti al cancello dove la giovane imprenditrice calabrese trascorse gli ultimi attimi della sua vita

di Gilda Sciortino

Sarà una mattinata di memoria ancora più significativa degli altri anni, quella che oggi riunirà la comunità di Limbaldi per ricordare Maria Chindamo, l’imprenditrice calabrese che il 6 maggio del 2016 scompare, vittima di lupara bianca.

Una storia che è ancora una ferita aperta non solo per la famiglia ma anche per chi ogni giorno è impegnato sul fronte della lotta contro la ‘ndrangheta. Per tutti, però, oggi è un giorno che segna un passo in avanti ancora più importante, in quanto la Camera di Consiglio della Sezione Civile del Tribunale di Palmi, su istanza dei figli di Maria e del fratello Vincenzo, ha deciso di nominare curatore proprio GOEL Bio, la filiera agroalimentare di Goel – Gruppo Cooperativo e di Comunità Progetto Sud, che aggrega circa 50 aziende agricole che si sono opposte alla ‘ndrangheta.

Già l’azienda di Maria, unitamente a quella di suo fratello Vincenzo, era divenuta socia di GOEL Bio alla fine del 2021. Se, quindi, la ‘ndrangheta voleva controllare le terre di Maria questa tappa ribadisce ancora una volta il miserabile fallimento di questo presunto intento.

GOEL – Gruppo Cooperativo e Comunità Progetto Sud si sono sempre schierati senza mezzi termini al fianco di Vincenzo e dei figli di Maria, nell’intento di trasformare l’atto infame e disonorato della ‘ndrangheta in una potente testimonianza di libertà rivolta a tutti i Calabresi. Nata nel 2003 nella Locride all'interno di un percorso fatto insieme a monsignor Giancarlo Bregantini, GOEL è una comunità di persone, imprese e cooperative sociali che opera per il riscatto e il cambiamento vero della Calabria attraverso il lavoro legale, la promozione sociale e un'opposizione attiva alla 'ndrangheta. Bibliche le radici del suo nome che vuol dire "il riscattatore", la cui funzione liberatrice è la stessa che il Gruppo Cooperativo vuole rivestire nei confronti delle fasce sociali escluse ed emarginate del territorio.

Significativa, quindi, perchè solitamente una responsabilità del genere non viene assunta da persone giuridiche, la nomina di GOEL quale curatore dell’azienda di Maria Chindamo davanti alla quale ci si ritroverà questa mattina.

“Dalle terre di Maria i colori della rinascita. Donne e lavoro, un binomia per il riscatto delle terre di Calabria ” il titolo dell’iniziativa – promossa da Agape, Comitato Controlliamo Noi Le Terre Di Maria, Libera, Penelope Italia Odv, GOEL – Gruppo Cooperativo e Comunità Progetto Sud promotori, insieme, di GOEL Bio – che questa mattina, a partire dalle 10.30 riunirà associazioni, scuole, istituzioni, cittadini e cittadine, tutte quelle persone che da anni chiedono giustizia e verità, sino a oggi mancanti attorno alla vicenda di Maria Chindamo. Ci saranno anche don Giacomo Panizza e Vincenzo Linarello, in rappresentanza rispettivamente di GOEL e Comunità Progetto Sud, davanti l’azienda in contrada Montalto, a Limbadi, dove Maria è scomparsa.

Un cancello davanti al quale quella mattina di sette anni fa venne trovata l’auto di della giovane donna all’interno della quale le evidenti tracce di sangue fecero subito capire che qualcosa di atroce era successo. Sarà l’occasione per confrontarsi sul rapporto tra donne a lavoro in Calabria, quale elemento di riscatto in quanto, specialmente in alcune zone di questa terra, la ‘n’drangheta esprime tutta la sua ferocia proprio nei confronti delle donne.

«Non possiamo che essere soddisfatti per l'affidamento dell'azienda di Maria a GOEL Bio – afferma il fratello Vincenzo, che non si è mai fermato nella ricerca della verità -. Vediamo nella proposta di GOEL – Gruppo Cooperativo e di Comunità Progetto Sud un'anima imprenditoriale, antimafia, etica, giusta ed efficace. Apprezziamo il dono della gratuità della curatela nella ripartenza della nuova gestione, segno di affetto e vicinanza ai figli di Maria».