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Cinque grandi chef per ridare la vista a un milione di persone

Appuntamento il 17 maggio a Milano con "Chefs united for sight", la charity dinner di Cbm Italia. A sostegno della campagna "Fuori dall'ombra" ci saranno Cesare Battisti, Cristina Bowerman, Alessandro Gilmozzi, Gennaro Esposito e Viviana Varese

di Sara De Carli

Cinque grandi chef uniti da un’unica causa: far uscire dall’ombra migliaia di bambini e adulti ciechi nei Paesi del Sud del mondo. È questo il senso della speciale Charity Dinner “Chefs united for sight”, in programma mercoledì 17 maggio, alle ore 20.30 all’ADI Design Museum di Milano, in favore di Cbm Italia. I fondi raccolti grazie alla serata andranno a sostenere la campagna “Fuori dall’ombra”, che vuole garantire cure oculistiche a oltre 1 milione di persone in un anno in nove Paesi del Sud del mondo. Gli chef sono Cesare Battisti, Cristina Bowerman, Alessandro Gilmozzi, Gennaro Esposito e Viviana Varese, per la prima volta insieme. L’incontro tra Cbm Italia e i cinque grandi chef nasce grazie a Severino Salvemini, autore degli acquerelli del libro “Chef Portraits” (ed. Skira, 2022).

«Nei Paesi di Africa, America Latina e Asia dove siamo presenti, il nostro impegno è garantire che nessuno venga lasciato indietro quando si parla di salute della vista. Noi lavoriamo ogni giorno per migliorare la situazione delle persone con disabilità visive e per garantire un’assistenza oculistica efficace a chi ne ha bisogno» spiega Massimo Maggio, direttore di Cbm Italia. «Ci sono bambini, donne e uomini che sono esclusi dai sistemi sanitari ed emarginati dalle loro comunità perché non possono permettersi le cure o non sanno nemmeno che esiste una soluzione. Diventano invisibili. E questo riguarda più di 1 miliardo di persone con problemi visivi nel mondo. Eppure, nel 90% dei casi, la cecità potrebbe essere prevenuta o curata».

La Charity Dinner sarà condotta da Filippa Lagerback con Marisa Passera. I partecipanti saranno coinvolti anche in un’estrazione che permetterà di ottenere un voucher regalo per due persone nei migliori ristoranti stellati milanesi di Carlo Cracco, Andrea Berton, Davide Oldani, Giancarlo Morelli, Aimo e Nadia e tanti altri. Di seguito i ritratti e le parole dei cinque chef in azione per Cbm. Gli acquerelli sono di Severino Salvemini.

Chef Cesare Battisti

«L’atto del cucinare racchiude intrinsecamente in sé un profondo altruismo. In ogni parte del mondo infatti ciò che muove l’atto del cibare e del cibarsi sono l’amore, la solidarietà, la convivialità. La cena organizzata da Cbm Italia è per noi una splendida occasione di supporto e sostegno per coloro che soffrono di cecità nei tanti Paesi in via di sviluppo. Supportiamo il progetto di sensibilizzazione e inclusione e non lasciamo che persone con problemi di vista diventino invisibili».

Chef Alessandro Gilmozzi

«Sono un uomo di montagna, cresciuto nei boschi e sui prati di Fiemme. Ho imparato presto che in natura spesso le creature più deboli e fragili sono invisibili; si rendono tali al puro scopo di sopravvivere, a volte riuscendoci, altre soccombendo alla dura legge del più forte. Crescere nella natura mi ha anche insegnato però che nessun uomo è un’isola, e che la solidarietà, quella autentica che protegge i più deboli da un ambiente ostile, che offre loro un sostegno per rialzarsi e trovare qualcuno che crede in loro abbastanza da aiutarli e permettere loro di uscirne con le proprie forze, è ciò che dà un senso all’esistenza. Come il vento primaverile che soffia sulle montagne che amo e che racconto attraverso i miei piatti, e porta in giro i semi riempiendo i prati di fiori, il progetto di Cbm Italia aiuta gli invisibili ad uscire dall’ombra, spezzando il circolo vizioso che in troppe parti del mondo unisce povertà e disabilità. Per questo ho accolto con gioia l’invito a partecipare alla Charity Dinner, cercando di offrire anche il mio piccolo contributo alla campagna».

Chef Cristina Bowerman

«Partecipare alla Charity Dinner ‘Chefs united for sight’ per me significa molto: non vuol dire solo supportare la campagna ‘Fuori dall’ombra’ di Cbm Italia ma significa sostenere un diritto più ampio, quello di bambini con problemi visivi che vivono in Africa, Asia, America Latina e che rischiano di diventare invisibili, alle loro comunità e al mondo intero. Bisogna fare quello che è in nostro potere per restituirgli dignità, per donargli un futuro di speranza, per prevenire e curare».

Chef Viviana Varese

«L’inclusione e la luce sono tra le parole del mio manifesto, per questo ho scelto di sostenere la campagna ‘Fuori dall’ombra’ di Cbm Italia perché tutti possano godere della bellezza, del colore, dell’arte, dell’armonia attraverso i propri occhi».

Info e prenotazioni per la Charity Dinner al numero 02.72093670 o eventi@cbmitalia.org.