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A Catania un patto sociale per i senza fissa dimora

Le associazioni catanesi impegnate nell’assistenza in strada gettono le basi per costruire un piano di interventi condiviso per rispondere alle frammentate esigenze di chi è costretto a vivere in strada. Un monito anche in vista delle prossime elezioni amministrative per non dimenticare i tanti “invisibili” della città

di Alessandro Puglia

Le associazioni catanesi impegnate nell’assistenza ai senzatetto insieme per porre l’attenzione su una questione imprescindibile per il Terzo Settore e per ogni intera comunità chiamata in sinergia con le istituzioni a prendersi cura del tessuto sociale di riferimento. Con queste premesse e davanti a un operoso lavoro svolto in strada giorno e notte da operatori e volontari il convegno Catania on the road: disagio ieri, oggi…domani? organizzato dalle associazioni Terra Amica, Insieme e Orme in strada all’interno del progetto Road prevention program: homeless screening HIV, HCV e Sars Cov-2 ha gettato le basi per la creazione di una rete di riferimento nell’assistenza a chi è costretto a dormire in strada. Per operare in sinergia rispondendo a bisogni sempre più frammentati: «cibo e vestiti ce ne sono fin troppi» e per far diventare «visibile» chi oggi non lo è.

«La loro non è una scelta di vita, nessuno sceglie la strada» ha esordito Francesca Di Giorgio responsabile dell’associazione Orme in strada. Tra le realtà a Catania in prima linea nell’assistenza ai senza fissa dimora c’è la Caritas «Come esseri umani non possiamo chiudere gli occhi dinnanzi alle sofferenze di altri esseri umani che vivono in condizioni peggiori degli animali: ci sono persone che dormono in strada perché nessuno li vuole a casa per problemi psichici, altre che cercano un posto letto e non lo trovano, altre che per motivi diversi non accettano le convenzioni del vivere comune, ma sono sempre persone, in stato di disagio e povertà, che vanno supportate e rispettate», ha detto Don Piero Galvano, direttore Caritas Catania.

Sono seguite le esperienze vissute durante gli incontri dove la dimensione dell’ascolto è la chiave per costruire un rapporto di fiducia: «Per ogni senzatetto abbiamo una storia da raccontare e tutti noi conosciamo il loro vissuto, oggi alla luce delle nuove povertà è più che mai importante camminare insieme ed essere supportati dalle istituzioni», ha spiegato Padre Mario Sirica, missionario vincenziano, direttore della Locanda del Samaritano.

«Ultimamente in una delle nostre strutture è accaduto un miracolo, uno dei nostri ospiti stava per compiere un gesto estremo, ma gli altri ospiti suoi amici hanno avvertito dei rumori dalla sua stanza e sono riusciti a fermarlo in tempo», ha raccontato Giuseppe Messina, presidente dell’associazione Insieme, una delle anime del volontariato catanese : «Il nostro approccio è quello della tenerezza, quella di un padre nei confronti dei figli», ha proseguito.

Stefano Principato, presidente del Comitato Provinciale di Croce Rossa ha avanzato la necessità della creazione di una “carta dei servizi” illustrando quello che sarà il piano per i senza fissa dimora dove chiunque avrà diritto alla presa in carico e non soltanto a un pasto caldo: «È più che mai necessario coordinarsi per rispondere ai bisogni».

Tra le testimonianze con i senzatetto è emerso anche il ruolo dei barbieri: «sono sempre con noi nelle nostre attività», ha aggiunto Giuseppe Trovato di Anonimi.

Davanti ad esperienze come quelle di Trame di Quartiere nel quartiere di San Berillo la convinzione delle associazioni presenti è che parlare di rigenerazione urbana e sociale a Catania è possibile. Soprattutto in vista delle prossime elezioni amministrative del 28 e del 29 maggio. Al convegno Catania on the road sono stati invitati tutti i candidati a sindaco di Catania, tra loro sono intervenuti l’avvocato Enrico Trantino per il centrodestra e Giuseppe Giuffrida, candidato con la lista “Catania risorge”.

«Con Catania on the Road nasce un patto sociale per la città, un primo passo che vedrà il mondo dell’associazionismo catanese in prima fila nel dialogo con le istituzioni e per non lasciare indietro nessuno», ha concluso Mario Raspagliesi, presidente dell’associazione Terra Amica.

Qui le associazioni del Terzo settore che hanno aderito al patto sociale per i senzatetto a Catania:

Anonimi, Aiuto dall’Alto, AmiCri, Centro volontari Bartimeo, Il mosaico, Centro Astalli, Croce Rossa Italiana, Sant’Egidio, Sol.co, Associazione Insieme, Locanda del Samaritano, Terra Amica, Trame di Quartiere, Parrocchia Crocifisso dei miracoli, Misericordia Ognina, Urban L.Acadamy, Avuluss, Le Orme, La Ginestra Bianca.


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