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«A Forlì situazione annunciata ma impensabile, è un’apocalisse»

A Forlì 3mila famiglie hanno la casa allagata. C'è stato un morto. «Questa notte abbiamo salvato le vite, oggi sposteremo le persone rimaste bloccate in casa, da domani faremo la conta dei danni», dice Valerio Melandri, direttore del Master in Fundraising dell’Università di Bologna-Forlì, fondatore del Festival del Fundraising e assessore alla Cultura del Comune di Forlì. «È un'apocalisse»

di Sara De Carli

Un’apocalisse. Valerio Melandri – direttore da oltre vent’anni del Master in Fundraising dell’Università di Bologna-Forlì e fondatore del Festival del Fundraising, la cui edizione 2023 si svolgerà dal 5 al 7 giugno a Riccione, dove ieri il mare si è "mangiato" la spiaggia – definisce così la notte appena trascorsa. «Ho passato la notte in bianco, è un’apocalisse. Abbiamo avuto un morto e un altro uomo è stato disperso per undici ore, l’abbiamo ritrovato venti minuti fa abbracciato ad un albero. Era uscito per salvare i suoi cani».

Melandri dal 2019 è assessore alla Cultura e all’Art Bonus del Comune di Forlì. In città ci sono 3mila famiglie che hanno la casa invasa dall’acqua, su 100mila abitanti. Interi quartieri sono sommersi dall’acqua. «Questa notte abbiamo salvato le vite, oggi sposteremo le persone rimaste bloccate in casa, da domani faremo la conta dei danni», dice Melandri. «Le realtà associative legate alla Protezione civile questa notte di hanno dato una grossissima mano: Anpas, la Croce Rossa, la Croce Bianca, la Caritas. Abbiamo aperto subito un centro per l’accoglienza con 180 posti letto, alle due, tre di notte le persone arrivavano qua letteralmente in mutande, la Caritas ha portato abiti, questa mattina abbiamo fornito la colazione e ora stiamo organizzando il pranzo. È stato già aperto un secondo centro con altri 100 letti e in mattinata ne apriremo un terzo da 150 posti, avremo 450 posti prima di mezzogiorno».

Nella notte «abbiamo fatto un paio di salvataggi con l’elicottero, anche una bimba di 9 anni è stata messa in salvo dal tetto di casa con il verricello. Abbiamo salvato chi era in pericolo, ma ora c’è moltissima gente bloccata in casa, al secondo piano o nelle mansarde, che deve essere fatta uscire. Andranno raggiungi con i gommoni dei Vigili del Fuoco: i mezzi che abbiamo sono pochi, sono in arrivo rinforzi dalla Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia. Per i volontari in questo momento è presto, vedremo nei prossimi giorni dopo aver mappato i danni», racconta Melandri.

Forlì questa mattina è isolata. I due ponti sono entrambi chiusi, il casello autostradale pure. La città sta tra due fiumi, il Montone a Sud e il Ronco a Nord. Il Montone è esondato verso le 23 di ieri sera e ha inondato tutta la parte nord della città. «Abbiamo un parco pubblico di 3 km, è un lago completo, non c’è niente di visibile. È una situazione prevista e prevedibile – da tre giorni preparavamo la popolazione – ma francamente è qualcosa di impensabile. Un’apocalisse», torna a ripetere Melandri.


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