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Romagna, un aiuto per gli animali d’affezione

Fondazione Cave Canem, presente dal 2019 in Emilia e nelle Marche, si mobilita per cani e gatti in difficoltà. Riattivato il fondo d'emergenza già utilizzato in passato per Afghanista, pandemia e Ucraina

di Barbara Marini

Fondazione Cave canem è già pronta a intervenire in Emilia-Romagna e nelle Marche, in aiuto delle famiglie che possiedono cani e gatti. Un tipo di attenzione che cresce, con il crescere degli animali da affezione che sono veri e propri legami da rispettare, all’interno del nucleo familiare.

Dall’evento sismico del 2016 delle Marche a oggi, sia la presidente Federica Faiella che Mirko Zuccari, Dog trainer Manager, hanno maturato una lunga esperienza nella gestione delle emergenze e delle calamità naturali, al fianco delle forze di Polizia e della Protezione civile.

Per questo la fondazione ha istituito un fondo per aiutare tutti gli animali coinvolti nell’emergenza maltempo. La presidente della Fondazione non indugia: «Il nostro team d’ufficio è già al lavoro da ore per monitorare la situazione e definire un piano di interventi che possa risultare efficace non solo nell’immediato, ma sul medio lungo periodo quando, per esperienza, la situazione sarà più chiara, si conteranno i danni e sarà necessario l’aiuto di tutti. Ho ottenuto il consenso di tutti i membri del consiglio di amministrazione e abbiamo istituito un fondo dedicato all’emergenza alluvione i cui proventi verranno utilizzati per aiutare animali e persone colpite da questa terribile tragedia».

Ci spiega inoltre che Fondazione Cave canem, «è attiva in Emilia-Romagna dal 2019 presso i canili di Modena, Magreta e più recentemente Mirandola», entrambe in provincia di Modena, «mentre nelle Marche portiamo avanti uno dei nostri progetti strategici, #NessunoEscluso. Ci sentiamo pertanto ancora più vicini a queste comunità».

«Come Fondazione», continua Faiella, «abbiamo un fondo destinato alle emergenze, che ci ha visti intervenire in passato in Afghanistan per contribuire al buon esito della operazione Arca, in Italia durante la pandemia e in Ucraina non appena è scoppiato il conflitto, per mettere in salvo gli animali in difficoltà. Questo fondo può essere alimentato dalla generosità delle persone grazie a donazioni finalizzate all’acquisto di beni di prima necessità, quali ciotole, coperte, cibo per gli animali, ma anche a supporto dell’intervento di una squadra nelle zone colpite».

Generosità ma anche prontezza e professionalità, sono elementi necessari per aiutare tutti, anche gli animali.


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