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“SessantiAmo”, al via la festa dei 60 anni

Partite da Trento, dove nel 1963 nacque il primo Villaggio del Fanciullo Sos, le celebrazioni per questo anniversario dell’organizzazione che nei prossimi mesi toccheranno le piazze di Torino, Saronno, Vicenza, Mantova, Ostuni, Crotone e Milano

di Redazione

“SessantiAMO” è questo il nome sotto cui si svolgeranno le diverse iniziative che Sos Villaggi dei Bambini ha organizzato per celebrare i suoi primi 60 anni di presenza nel nostro Paese dove è presente in dieci regioni tra Programmi, Villaggi Sos e Gruppi locali. La prima tappa si è svolta sabato 20 maggio a Trento dove nel 1963 nacque il Villaggio del Fanciullo Sos, primo Villaggio Sos nel nostro Paese. Nei prossimi mesi altre piazze d’Italia saranno palcoscenico delle celebrazioni: Torino, Saronno, Vicenza, Mantova, Ostuni, Crotone e Milano (per rimanere aggiornati su tutte le iniziative: www.sositalia.it/60-anni-insieme).

«In 60 anni, in Italia, il nostro agire è rimasto fedele alla missione originale, seppur evolvendosi in risposta ai bisogni della società, in un lungo percorso dove qualità e attenzione ai bambini a 360° hanno sempre rappresentato la costante. Il nostro è, da sempre, un impegno di lungo termine e orientato a garantire un futuro a bambine, bambini, ragazze, ragazzi, le loro famiglie e le comunità del territorio in cui vivono», spiega Maria Grazia Lanzani presidente di Sos Villaggi dei Bambini Italia.

Dopo l’avvio delle celebrazioni al Villaggio del Fanciullo Sos di Trento che hanno visto, tra i presenti il presidente del Villaggio del Fanciullo Sos Trento, Alberto Pacher, la presidente di Sos Villaggi dei Bambini Italia, Lanzani e Dereje Wordofa, presidente di Sos Children’s Villages l’evento è proseguito in piazza Cesare Battisti con l’opera pubblica “La Grande Pagina Bianca”, un happening di arte partecipata aperto alla cittadinanza, sostenibile culturalmente e per l’ambiente, ideato dal poeta e artista internazionale Ivan Tresoldi, in arte ivan, considerato il padre della poesia di strada, che utilizzerà una tecnica che coniuga arte di strada e poesia.

Tante le persone invitate che hanno lasciato il proprio “segno”: donatori, educatori e volontari, ma anche passanti e turisti occasionali In piazza si è poi esibito il ballerino siriano Ahmad Joudeh (nella foto in apertura), già esibitosi con Roberto Bolle sulle note di Sting e al Teatro Carcano a Milano insieme a bambini e ragazzi accolti nei Villaggi Sos di Ostuni e Vicenza, che ha incantato la piazza di Trento con la sua performance artistica “Layl Night Farid Sheek”. Ad accompagnare gli interventi e a raccontare ciò che accadeva in piazza Battisti la nota conduttrice radiofonica, Roberta Beta.

«Se pensiamo a questi 60 anni, passano davanti ai nostri occhi i volti delle bambine e bambini che hanno fatto la storia umana del Villaggio, che hanno condiviso con noi le loro vite, speranze e affetti. Pensiamo all'impegno, alla competenza ed alla sensibilità delle nostre mamme Sos, prima, e poi delle nostre educatrici ed educatori e di tutti coloro che operano nel nostro Villaggio, in quello che è un lavoro ma anche, e forse soprattutto, una profonda esperienza di vita. Pensiamo alle centinaia di volontarie e volontari, alle decine di associazioni che ci hanno donato una parte, bellissima, del proprio impegno, alle socie e ai soci della nostra cooperativa. Pensiamo anche alla fondamentale vicinanza delle istituzioni trentine, dal Comune di Trento alla Provincia Autonoma, dai servizi sociali territoriali al Tribunale per i Minorenni, con le quali si è andato via via costruendo un rapporto basato sulla fiducia. Pensiamo anche alle tante realtà economiche e alle migliaia di donne e uomini che hanno manifestato, spesso con la discrezione che è propria di tanti animi sensibili, la loro concreta vicinanza e solidarietà al nostro Villaggio», ha commentato Alberto Pacher.

Tutte le foto da Ufficio stampa