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Per gli animali sfollati la Lav realizza un canile temporaneo

I volontari della Lega anti vivisezione, contattati da un comune in provincia di Ravenna - Casola Valsenio -, hanno realizzato un rifugio temporaneo per cani e gatti degli abitanti rimasti isolati e che rifiutavano l’evacuazione per non abbandonare i propri animali da compagnia. Un intervento che ha visto la collaborazione della Prociv

di Antonietta Nembri

Il Parco Pertini di Casola Valsenio, un paese in provincia di Ravenna circondato da frane che hanno distrutto le strade e isolato diverse abitazioni, ospita da pochi giorni un canile temporaneo gestito dai volontari della Lav.
Tutto nasce, racconta l’assessore del Comune di Casola Valsenio, Flavio Sartoni dal fatto che le persone rimaste isolate a causa del dissesto idrogeologico che ha distrutto le strade rifiutavano di andarsene senza i loro animali. «Persone al buio, senza telefono in situazione critica», osserva l’assessore «per cui abbiamo cercato di far avere a queste persone sfollate i propri animali vicini». A disposizione del rifugio per gli animali il Parco Pertini in centro paese.


In altro un momento dell'allestimento del canile temporaneo, sotto gli animali accolti

Ed è a questo punto che entrano in campo i volontari della Lav. L’organizzazione è stata contattata da Regione e Protezione civile.
«Abbiamo realizzato un canile temporaneo in poco tempo», racconta Beatrice Rezzaghi di Lav. «La gestione non è facile, ma soprattutto abbiamo dovuto realizzare le strutture dal niente grazie anche al supporto dei ragazzi del Paese e soprattutto l’aiuto della Protezione civile». Una delle difficoltà per la volontaria della Lav, oltre al reperimento dei materiali e del cibo, è che gli animali devono essere gestiti come animali di casa per ridurre loro lo stress «il nostro è un lavoro di cura a 360 gradi: c’è chi si occupa dei pasti, chi delle passeggiate e del gioco».

Il caso di Casola Valsenio è in un certo senso un’eccezione, sottolinea Rezzaghi «in altri casi gli animali delle zone alluvionate sono stati trasferiti in altri luoghi, in rifugi già esistenti, ma qui le persone che erano rimaste isolate nelle loro abitazioni in montagna rifiutavano di muoversi senza i loro animali e quando l’assessore Sartoni ci ha detto della necessità per questi abitanti di avere vicino i loro animali, ci siamo attivati».
Alla Lav – precisa una nota dell'associazione – la regione ha affidato la logistica e la gestione del canile temporaneo.

Nelle immagini – da ufficio stampa – alcuni momenti della realizzazione e della gestione del rifugio temporaneo


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