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Sociale & antisociale 11 Febbraio Feb 2016 1123 11 febbraio 2016 -
Opinioni 14 Gennaio Gen 2016 1533 14 gennaio 2016 Le relazioni pericolose tra media e asilo politico
Il rifugiato è ormai definito dai media come “colui che scappa dalla guerra”. Per la Convenzione di Ginevra, invece, la definizione è “chiunque nel giustificato timore d’essere perseguitato per ragioni di razza, religione, cittadinanza, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per opinioni politiche, si trova fuori dello Stato di cui possiede la cittadinanza e non può o, per tale timore, non vuole domandare la protezione di detto Stato”.
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Racconti 12 Dicembre Dic 2015 1021 12 dicembre 2015 Preghiera laica di un operatore sociale
Una preghiera laica al centro del racconto, e della vita, di un operatore sociale. E i suoi dubbi: perché, in Italia, tutti lottano contro la povertà, ma la povertà non fa che aumentare? E poi ci sono i manager e le loro parole. C'è chi sbaglia e non paga mai e chi paga sempre, anche per le colpe degli altri. Ma la speranza è tenace. La più tenace delle virtù
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Migranti 12 Novembre Nov 2015 1724 12 novembre 2015 Quel dibattito strumentale sull’accoglienza emergenziale
«Finalmente anche Cantone ha ammesso che le ondate migratorie sono diventate costanti e non si può più parlare di emergenza e che la gestione deve essere più trasparente. La speranza è che ci sia un cambiamento e non solo un turn over di chi sfrutta queste situazioni». A parlare è Marco Ehlardo, referente per la Campania di ActionAid
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Terzo Settore 1 Agosto Ago 2015 1202 01 agosto 2015 Consultazione online sull’affidamento di servizi. Cosa risponderei all’Anac
La "progettazione partecipata" è sicuramente un ottimo metodo. Ma tutto dipende da "chi" partecipa. Se chi è causa di un problema viene poi chiamato a proporre soluzioni a quel problema siamo sicuri sia vera "partecipazione"? Come al solito, certi gatti si mordono la coda
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Retorica dell'emergenza 15 Luglio Lug 2015 1726 15 luglio 2015 Trasparenza dei bandi e affidamenti diretti camuffati
Gli assessori passano, i dirigenti restano. E nel frattempo il fenomeno degli affidamenti diretti di servizi sociali al terzo settore, da parte delle amministrazioni locali, ha raggiunto cifre da capogiro
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Terzo settore 25 Giugno Giu 2015 1222 25 giugno 2015 Mafia capitale: fermarsi all'indignazione o ambire al cambiamento?
Per poter provocare un cambiamento, vanno prima analizzate le cause che ci hanno portato fino a qui. La principale resta la mancanza di indipendenza, se non spesso la troppa vicinanza o addirittura organicità, di parte del terzo settore a partiti ed esponenti politici. Con conseguenze legate alla mancanza di trasparenza di affidamenti e bandi ed all’assenza di un serio monitoraggio delle attività e dei servizi affidati.