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Dolores O’Riordan, una voce che ci ha spiegato chi siamo

di Lorenzo Maria Alvaro

Spesso capita che l'importanza di qualcosa la si capisca solo nel momento in cui la si perde per sempre. È il caso di Dolores O’Riordan appena mancata prematuramente (aveva solo 46 anni). Era la cantante dei The Cranberries e insieme a Sinead O'Connor formava la coppia delle bad girl irlandesi.

Ad essere sinceri i The Cranberries non sono stati né un gruppo determinante né un gruppo seminale. Non si possono annoverare nell'elenco dei gruppi che hanno cambiato la musica per sempre come Beatles, Nirvana o Joy Division. Né tra quelli che hanno interpretato meglio di altri un'epoca o un momento storico come i Rage Against The Machine o i Pink Floyd.

Ricordo che nel pieno del breve ma intenso periodo del “crossover” anni '90 i The Cranberries, che ne facevano parte mischiando grunge, punk e folk tradizionale irlandese, erano considerati un gruppo minore, un po' pop e “leggero”. Insomma un gruppo simpatico ma trascurabile. Alla stregua dei Foo Fighters.

Eppure oggi, all'indomani della scomparsa della cantante, la misura del cordoglio è impressionante.

La spiegazione sta in una particolarità che i The Cranberries hanno avuto. Sono stati in qualche modo una sintesi del suono anni '90. Dei cambiamenti, in ambito sonoro e poetico che quei 10 anni hanno portato in dote. Sorpatutto rispetto agli anni '80. Sono stati un gruppo generazionale. Non importa il genere preferito, la cultura di riferimento o il ceto sociale di appartenenza. Tutti i giovani degli anni '90 sono cresciuti con No Need to Argue, il secondo album della band, quello che contiene la più celebre delle loro canzoni: Zombie.

Ecco, il motivo è Zombie. Non è considerabile una hit, anche se è la canzone che li ha resi star internazionali e che ha permesso al disco di vendere oltre 16 milioni di copie. Quella canzone, che si riferisce a due ragazzi, Jonathan Ball e Tim Parry, rimasti uccisi in un attentato dell'IRA a Warrington in Inghilterra il 20 marzo 1993, è stata da subito adottata da tutti, anche inconsapevolmente, come la sintesi, il distillato dei '90 dal punto di vista musicale.

Per questo il senso di tristezza che ci ha pervaso alla notizia è stato più acuto: Dolores O'Riordan non era solo la cantante di un gruppo dal passato glorioso ma la voce che ci ha raccontato chi eravamo e dove andavamo.


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