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Sostenibilità sociale e ambientale

Il sacchetto giusto non basta

di Sara Bragonzi

Scegliere il sacchetto giusto per fare la raccolta differenziata dell’umido è importante ma non basta.

Per tenere alla larga cattivi odori e colonie di insetti bisogna fare di più. Un contenitore ben areato, sacchetti compostabili certificati e poco spazio libero sotto il lavello sono tutto quello che serve per raccogliere al meglio gli scarti di cucina. Ecco alcuni suggerimenti.

Quale pattumiera per l’umido?

Solo un tipo di contenitore permette di raccogliere, in appartamento, la frazione umida dei rifiuti domestici senza creare odore . Il contenitore che conterrà il sacchetto di plastica compostabile, deve essere ben areato ovvero forato. Non vanno quindi bene i bidoncini di plastica o i secchi. Solo una adeguata aerazione permette che non si inneschi il processo di degradazione dell’organico che porta ai cattivi odori.

Cosa va nell’umido?

• Scarti di cucina, crudi o cotti, cibo scaduto o avariato (senza confezione) e piccole quantità di foglie e fiori dal giardino
• Avanzi di caffè o bustine del thè
• Tovaglioli e fazzoletti di carta usati
• Contenitori, capsule del caffè o sacchetti purchè siano compostabili (i loghi che certificano la compostabilità dei sacchetti sono gli stessi che certificano i vari contenitori per gli alimenti)

Nel dubbio consulta il sito della azienda che gestisce il servizio rifiuti della tua zona oppure butta nel sacco dell’indifferenziato, il sacco nero. Solo così non rischi di compromettere l’intero bidone di raccolta differenziata.

Qual è il sacchetto giusto?

I sacchetti per l’umido devono essere biodegradabili e compostabili. I sacchetti adatti per la raccolta differenziata dell’umido a norma di legge, che si degradano nel processo di compostaggio, devono riportare almeno uno dei marchi certificati (vedi immagine tratta dalla campagna di Legambiente 'Un sacco giusto' ) .

I sacchetti di bioplastica o i contenitori alimentari per essere effettivamente compostabili devono indicare almeno uno di questi tre loghi degli enti certificatori Se nel tuo comune non è ancora prevista la raccolta differenziata dell’umido e hai un piccolo giardino o un terrazzo puoi fare il compostaggio domestico fai-da-te e riutilizzare il compost prodotto per i tuoi vasi o nell’orto. Sul sito del Consorzio Compostatori ci sono tutte le indicazioni da seguire.


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