Attivismo civico & Terzo settore

A new social wave?

Per Flaviano Zandonai «forse la cover di Vita sugli innovatori sociali under 35 è il primo passo di una trasformazione di più ampia portata che riguarda anche il non profit»

di Redazione

Forse è la volta buona. Forse la cover di Vita sugli innovatori sociali under 35 è il primo passo di una trasformazione di più ampia portata che riguarda anche il non profit. Tutto sommato le imprese di mercato e anche la pubblica amministrazione hanno fin qui ricercato – e praticato – questa contaminazione da più tempo e con più assiduità. Ma quel che conta è l’esito, ovvero la volontà di generare un cambiamento sistemico attraverso l’infusione di pratiche e culture innovative dentro organizzazioni che, consapevolmente, decidono di cambiare per far fronte a nuove sfide. L’avvicinamento, per ora, è stato molto prudente (per usare un eufemismo). Dietro le schermaglie definitorie, infatti, si celano dubbi in merito all’effettiva volontà di confrontarsi promuovendo apprendimento reciproco e fertilizzazione incrociata. Senza questi due ingredienti il rischio per le ventures innovative è di essere sedotte e abbandonate dopo averne spremuto i contenuti. Ma allo stesso tempo per le organizzazioni consolidate c’è il rischio di una resistenza interna al cambiamento che, di fatto, mette un “cap” all’innovazione impedendo che diventi pervasiva e quindi vanificandola.

Solo auspici? Staremo a vedere. Anzi no, seguendo le indicazioni delle migliori espressioni dell’innovazione sociale è meglio verificare se effettivamente sta succedendo qualcosa di interessante. Per questo assieme a The Hub Rovereto e con la preziosa collaborazione di ideaTRE60, Iris Network ha lanciato una competizione – a new social wave – per rilevare idee di imprenditorialità sociale innovativa promosse da altre organizzazioni: pubbliche, private, con o senza scopo di lucro. L’intento è di raccoglierle, valutarle e premiarle in occasione della prossima edizione del Workshop sull’impresa sociale, verificando così se ci sono le condizioni in termini di massa critica e visione strategica per una “nuova ondata” di innovazione sociale. Un nuovo ciclo, come avvenne una trentina di anni fa quando un pezzo di società civile organizzata si inventò un proprio modello di impresa.

Il prossimo passo? Un marketplace che faccia incontrare investitori, imprese e startup sociali. Altri ci hanno già pensato, e da tempo. L’ultimo appuntamento in ordine di tempo è quello promosso da Il Sole 24 Ore. Vedremo cosa vorrà e saprà fare il non profit,  magari anche sul fronte della strutturazione di questo spazio considerando le peculiarità delle imprese e dell’innovazione che viene promossa. Da qui a inizio 2014 ne vedremo delle belle. Intanto, per il concorso, c’è ancora una settimana di tempo. Non molto, ma neanche troppo poco per una buona idea che ambisca a cambiare le regole del gioco. Buona competizione!

Dal blog Fenomeni di Flaviano Zandonai


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