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Uisp, Inter e “Quelli che in rete” festeggiano con i ragazzi di “No League Social Games”

di Roberto Brambilla

 Una grande festa. E’ quella che è andata in scena a Milano mercoledì 5 giugno. Nell’incontro “Sport sociale come percorso di cittadinanza”, svoltosi all’Officina dei Giovani di via Guerzoni 23, c’erano da celebrare i ragazzi partecipanti alla No League Social Games, competizione voluta da “Quelli che in rete”, gruppo di realtà socio – educative milanesi, organizzata in collaborazione con l’Unione Italiana Sport per tutti (Uisp) e con il supporto dell’Inter,

Più di 450 tra ragazzi e ragazze tra i 12 e 17 anni che hanno dato vita a quattro campionati, due di calcio a 5 maschile e uno di pallavolo femminile, con finali che si sono svolte il 21 maggio scorso. Un’idea, quella di un torneo tra i Centri di Aggregazione Giovanile di Milano che nasce nel 2009 con la Tarabarrio’s Cup, la sfida tra i CAG “Tarabella” e “Tempo per il Barrio”, si sviluppa tra il 2010 e 2011 con l’allargamento del numero delle realtà coinvolte (fino a 15), con la creazione di un Tavolo che si è occupato della progettazione della competizione e nella stagione 2011/2012 con la firma di un protocollo tra Uisp, Inter Fc e “Quelli della rete”. Con questa intesa l’Unione italiana sport per tutti si è assunta la responsabilità di reclutare gli arbitri e di gestire l’organizzazione del torneo, mentre la squadra nerazzurra ha “formato” 28 educatori e 12 ragazzi attraverso tre workshop tenuti da tecnici di InterCampus.

Allargamento, nuovo formato ma stesso spirito che sta della competizione. Sport come strumento per favorire la socializzazione, stimolare la creatività e facilitare l’integrazione. Un’idea di attività sportiva che quest’anno si è arricchita di una nuova parte, quello della tutela sanitaria. Da questa edizione infatti, in collaborazione con l’Istituto di Medicina dello Sport di Milano, sono stare effettuate 179 visite mediche agonistiche, per molti il primo controllo approfondito per la loro che ha permesso in alcuni casi di risolvere alcune anomalie. Ma i buoni risultati dei Social Games No League, e i complimenti da parte di tutti sono per la Uisp e per “Quelli che in Rete” un punto di partenza.

Tra i prossimi obiettivi, come spiega Luca Colombo (Uisp Milano) nella sua relazione c’è l’allargamento a nuove discipline (per esempio il basket), il rinnovo della convenzione con l’Inter in scadenza e un riconoscimento da parte delle autorità comunali. “Non vogliamo essere solo una voce di bilancio – ha concluso – non ci interessa un patrocinio formale ma vorremmo che venisse riconosciuto dal Comune il nostro lavoro, a partire dalla possibilità di utilizzare le strutture sportive comunali”.


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