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Un’aula sorda e grigia e una maggioranza marchettara danno un altro schiaffo al Terzo settore

di Riccardo Bonacina

È sconfortante l’evoluzione del dibattito parlamentare in merito agli emendamenti al Dl Rilancio di rilievo per il Terzo settore, a partire da quello per estendere l’accesso al credito agevolato al Terzo settore. Nonostante le tante rassicurazioni e il ruolo indiscutibile svolto dalle organizzazioni del Terzo settore già prima della crisi nella loro costante azione di aiuto a tantissime persone fragili, in condizioni di esclusione sociale o di povertà, non si è passati dalle parole ai fatti. Siamo preoccupati per le ricadute sociali di questa scelta.” Così Claudia Fiaschi, portavoce del Forum nazionale del Terzo Settore ha accolto oggi la notizia che nella discussione in corso alla Camera sulla conversione in legge del decreto “Rilancio” sono scomparsi gli emendamenti riguardanti le misure di sostegno al Terzo settore e in particolare l’emendamento che estendeva anche a tutti gli enti di Terzo settore la garanzia dello Stato per l'accesso al credito, già prevista per le imprese.

In effetti è cosa scandalosa perchè, nonostante l'impegno di qualche parlamentare (Maria Chiara Gadda per citarne una) l'emendamento, dovuto e promesso come atto di riparazione a scandalose omissioni e dimenticanze persino dal presidente del Consiglio e da tantissimi rappresentanti di forze politiche di maggioranza e opposizione. L'emendamento è stato accantonato, e come al solito la maggioranza dirà “Calmi ne faremo un odine del giorno” (ok, ma chi se ne frega!), per mancanza di coperture. Coperture trovate per fare invece una serie di marchette a pioggia su altri fronti.

Nella discussione alla Camera, sono stati poi accantonati anche gli emendamenti riguardanti il rifinanziamento del Servizio Civile Nazionale e il sostegno alla Cooperazione allo sviluppo. Ovvero si continuerà a fare spallucce agli 80 mila giovani che ogni anno chiedono di impegnarsi per la propria comunità e ricevono un diniego per “mancanza di coperture”, un centinaio di milioni a fronte delle decine di miliardi spesi per navigator e dintorni!

Il comportanmento della maggioranza lascia senza parole, così come quello dei diversi partiti.


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