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Politica & Istituzioni

Terzo settore: Dl Aiuti Ter, non c’è da festeggiare

di Riccardo Bonacina

Il testo del Decreto Aiuti Ter bollinato e definitivo recita:

ART. 8.
(Disposizioni urgenti in favore degli enti del terzo settore)

1. Al fine di sostenere gli enti del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti che gestiscono servizi sociosanitari e sociali svolti in regime residenziale, semiresidenziale rivolti a persone con disabilità, a fronte dell’aumento dei costi dell’energia termica ed elettrica nel terzo e quarto trimestre del 2022, è istituito nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze per il successivo trasferimento alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, un apposito fondo, con una dotazione di 120 milioni di euro per l’anno 2022, per il successivo trasferimento al conto di cui al comma 5, per il riconoscimento, nei predetti limiti di spesa, di un contributo straordinario calcolato in proporzione ai costi sostenuti nell’analogo periodo 2021.

2. Per sostenere gli enti iscritti al Registro unico nazionale del Terzo settore di cui all’articolo 45 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117, le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale coinvolte nel processo di trasmigrazione di cui all’articolo 54 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117, e le organizzazioni non lucrative di utilità sociale di cui al decreto legislativo 4 dicembre 1997, n. 460, iscritte alla relativa anagrafe e non ricompresi tra quelli di cui al comma 1 per i maggiori oneri sostenuti nell’anno 2022 per l’acquisto della componente energia e del gas naturale, è istituito un apposito fondo nello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali con una dotazione di 50 milioni di euro per l'anno 2022 per il successivo trasferimento al conto di cui al comma 5, per il riconoscimento di un contributo straordinario calcolato in proporzione ai costi sostenuti nel 2021 per la componente energia e il gas naturale.

Ebbene, dopo le proteste perchè nel Decreto Aiuti bis il Terzo settore era stato bellamente dimenticato, come denunciato in questo blog, dopo le innumerevoli prese di posizioni di organizzazioni non lucrative e le promesse del mondo politico, ecco il risultato del povero salmone che per l'ennesima volta ha dovuto risalire la corrente, urlando che il Terzo settore non si può dimenticare, e che vale quanto la manifattura, l'industria, la PA, anzi di più per la sua capacità di includere e tessere società.

Ecco il risultato, il comma 1 prevede circa 2000 euro una tantum agli “enti del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti che gestiscono servizi sociosanitari e sociali svolti in regime residenziale, semiresidenziale rivolti a persone con disabilità, a fronte dell’aumento dei costi dell’energia termica ed elettrica nel terzo e quarto trimestre del 2022”.

Al comma 2 si prevede un contributo una tantum di poche centinaia di euro essendo gli Enti previsti dal comma nell'ordine delle decine di migliaia.

Secondo voi si deve festeggiare?


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