Media, Arte, Cultura

I libri leggeri di papa Francesco

di Giuseppe Frangi

Indubbio che il Salone del Libro di quest’anno ha un mattatore non imprevisto: Papa Francesco. Non solo perché il Vaticano è il paese ospite, non solo perché della sua popolarità non si discute, non solo perché i suoi libri sono stati per tante settimane in testa alle classifiche. Papa Bergoglio è un fenomeno  clamoroso nelle dimensioni (quantità di titoli, e quantità di copie) ma ancor di più nella filosofia editoriale. Si può dire che lui abbia lanciato un format nuovo, che incontra moltissimo le attese e la psicologia delle persone: è il format del libro piccolo, agile, di basso costo, che però riesce ad avere una compiutezza e un’esaustività soprendenti. Non sono insomma affatto libretti. Faccio qualche esempio. Uno recentissimo è stato edito da Emi. Titolo: Chi sono i Gesuiti. Pagine 128. Costo, 11,90 euro. Un libro agile, che conquista per una scrittura chiara e un approccio molto laico. Niente dei toni apologetici e un po’ caramellosi propri dell’editoria cattolica. Bergoglio affronta un tema di grande dimensioni con la chiarezza proprio di chi ha metabolizzato il tema e riesce a darne una visione sintetica e affascinante. Sui gesuiti ad esempio spiega come Sant’Ignazio vedesse il pericolo assai più in Calvino e che non in Lutero. Ma lo spunto non resta solo storico, perché diventa anche un criterio molto interessante per leggere la modernità. Altro caso: il libro pubblicato da Jaca Book, tempestivamente, ad inizio pontificato, Noi come cittadini noi come popolo. Raccoglie testi dedicati alla sua Argentina (96 pagine a 9 euro). Ebbene anche qui ci sono intuizioni che vanno ben aldilà del contesto e che valgono come sguardo complessivo sul nostro tempo. È qui che Bergoglio lancia il tema di una civiltà che si preoccupa di occupare spazi invece di seguire i processi legati ai tempi. Poi potrei suggerire di leggere la riflessione (fatta da Cardinale) sull’Umiltà, 64 pagine, 6,90 euro (uscito da Emi, ma anche in ebook nella serie del Corriere della sera); quello coraggioso contro la Corruzione (sempre ebook nella serie del Corriere, ma anche, Emi, 64 pagine per 6,90 euro) oppure il libro sul tema dell’Educazione, anche qui affrontato in modo libero, non scontato, mai “statico” (Emi, 64 pagine, 5,90 euro). Sono tutti libri che catturano, che si leggono in un fiato e che soprattutto vien voglia di rileggere. Insomma Papa Francesco ha inventato un format editoriale, che forse non è da tutti ma che è certamente per tutti. E che rappresenta, paradossalmente, una prospettiva interessante per un editoria oggi in crisi di idee.

Aggiungiamo che Papa Francesco sa cosa sia un libro, anche perché ama i libri. L’idea del Corriere della Sera di vendere in allegato i titoli che più lui ha amato è interessante: ci parla di un papa colto, aperto a letture a 360 gradi. Che si nutre di letture, perché i libri si traducono in idee e stimoli di vita. Capace anche di farci venire voglia, lui argentino, di riaprire anche Manzoni.

 


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