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Sanità & Ricerca

Quella faglia che distrugge anche il mio passato

di Noria Nalli

Eccomi con mia sorella, nei primi anni settanta, appoggiata alla cinquecento di mio zio, nel cortile del cascinale di mia nonna a Fiordimonte, in provincia di Macerata, nel pieno della zona colpita dal terremoto di questi giorni. La bella casa di nonna Agata é ora disabitata, al centro di una triste questione ereditaria e probabilmente sarà lesionata al suo interno anche se non è crollata. Molti edifici sono stati invece distrutti, nella vicina Camerino, bellissima città universitaria di origine medievale, che adoravo andare a visitare. Insomma, oltre alla pena per le tante persone che hanno perso la loro casa, il mio animo é devastato anche per questo imprevisto e dirompente attacco alle mie radici piú profonde. I miei pensieri in questi giorni sono andati molto lontano. Riflettendo sui terremoti e le devastazioni improvvise, non potevo non pensare alla perfida sclerosi multipla. La nostra convivente demielinizzante entra nelle nostre esistenze come un terremoto. Ho visto che anche Fiamma Satta ha usato questa similitudine in un suo post. Io vorrei andare ancora oltre nei paragoni. Mi lancio infatti in una delle mie immagini di fantamedicina. I terremoti sono causate dalle faglie, cioé dalle lesioni della crosta terrestre. Noi sclerotici abbiamo una ricaduta quando si attiva una lesione in qualche area del nostro cervello. Trovare il modo di riparare lesioni é in fondo alla base del metodo di ricerca per curare la nostra malattia e per arginare i terremoti. Sono una blogger un po’ sognatrice e troppo ottimista, ma voglio credere che non sia un’impresa impossibile!


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