Rifugiati e lavoro: le buone pratiche
Italy Milano - Corso Porta Vittoria 43 http://bit.ly/2F1pgmh"Accompagnare i rifugiati verso l’integrazione e il lavoro significa assicurare autonomia economica per loro e sviluppo per il Paese. Questo è possibile senza togliere il lavoro a nessuno".
"Il lavoro come strumento di autonomia economica e dignità personale. Associazioni del Terzo Settore, Imprese, Istituzioni e Rifugiati a confronto". Questo il focus del convegno "Rifugiati e lavoro: le buone pratiche" che si terrà sabato 24 febbraio 2018 dalle 9.30 alle 16 a Milano alla Camera del Lavoro, Salone Di Vittorio - Corso di porta Vittoria 43.
"Accompagnare i rifugiati verso l’integrazione e il lavoro significa assicurare autonomia economica per loro e sviluppo per il Paese. Questo è possibile senza togliere il lavoro a nessuno. Gli esempi di buone pratiche sono numerosi e i risultati sono positivi. Per tutti. Al convegno incontriamo i protagonisti", spiega la rete di enti organizzatori.
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I presenti:
- Piero Basso (Costituzione Beni Comuni) Lavoro per i migranti, lavoro per tutti
- Laura Zanfrini (ISMU e Università Cattolica di Milano) Perché i richiedenti asilo "disturbano": i paradossi irrisolti dell'esperienza europea
- Sandro Rinauro (Università degli Studi di Milano) L’occupazione degli stranieri in Italia negli anni della crisi economica
- Le testimonianze di Balogou Yanick Ayedame, Momodou Bah, Bourama Sangare
- Le “buone pratiche” nel campo dell’avviamento al lavoro dei richiedenti asilo: Africa Experience, ANOLF-CISL, Associazione Dislivelli, CELAV - Comune di Milano, Cooperativa Progetto Tenda (Torino), Agenzia Quanta, Padova accoglie, Randstad Italia, SOS Rosarno.
- Tavola rotonda - Il ruolo del Terzo Settore nel percorso del rifugiato verso il lavoro:lingua, formazione, sviluppo delle competenze - Partecipano: Farsi Prossimo, No Walls, Rete Scuole Senza Permesso, Rete Bonvena
- Conclusioni: Livio Neri (ASGI-Associazione Studi Giuridici sull’immigrazione)
- Moderano: Ugo Gianazza (Rete Scuole Senza Permesso) e Corrado Mandreoli (CGIL Milano)